Salvini: “Pd-M5S? Pronti alla mobilitazione”

Sento che migliaia di persone sono pronte, in caso di un folle governo Pd-5Stelle, a scendere in piazza. Altro che consultare i militanti piddini e grillini in rete, la Lega è pronta a mobilitare milioni di italiani se il voto non sarà rispettato. Il Pd ha già fatto troppi danni agli italiani in tutti questi anni di malgoverno”. E' quanto ha affermato Matteo Salvini che già nei giorni scorsi, ha spiegato di voler preservare l'accordo che è stato alla base della coalizione vincitrice delle politiche del 4 marzo. Il leader della Lega, inoltre, aveva ribadito di non avere nessuna intenzione di lasciare Silvio Berlusconi. 

Martina: “Esito valutato da iscritti”

“Se la direzione del 3 maggio darà il via libera al confronto con i Cinque Stelle penso che sia giusto che l'eventuale esito finale di questo lavoro venga valutato anche dalla nostra base nei territori con una consultazione”. Così il segretario reggente del Pd Maurizio Martina intervenendo a L'intervista di Maria Latella su Skytg24. 

Martina – nel corso dell'intervista ha sottolineato che il 3 maggio non verrà deciso se fare o meno un governo con i pentastellati, ma se iniziare un confronto, “entrare nel merito delle questioni, capire se ci possono esere punti d'intesa. Siamo forze molto diverse e la strada è in salita”. “Ma i presunti vincitori del voto del marzo – ha aggiunto Martina – non hano offerto prospettive e ipotesi concrete per il Paese. Credo che arrivati a questo punto sia giusto capire se esiste la possibilità di un confronto“.

“Io sono molto preoccupato sia di un governo con Salvini come socio di riferimento che di una precipitazione al voto anticipato nei prossimi mesi. L'Italia non può permettersi questi scenari”, ha spiegato ancora Martina. “Io – aggiunge – difenderò sempre il lavoro fatto dai governi Pd di questi anni che hanno portato l'Italia fuori da una grande crisi. Ci sono tante cose da fare ancora. Ora il tema è quello di sfidare i 5 stelle sui nostri temi e capire se esiste la possibilità di un'agenda condivisa di impegni per l'Italia su alcune priorità essenziali”.