Milan, il closing è arrivato: dopo 31 anni finisce l’era Berlusconi. Il club ora è cinese

Dopo trentuno anni di presidenza, fatta di successi storici, cadute e gloriose risalite, l’era Berlusconi si chiude definitivamente: dalle 14.04 del 13 aprile 2017, il Cavaliere ha lasciato la guida del Milan alla cordata cinese dell’imprenditore Li Yonghong. L’attesissimo closing, sospirato da mesi, è finalmente arrivato e, al 99,93%, le quote della società rossonera appartengono ora alla “Rossoneri Sport Investment Lux”, società veicolo creata dallo stesso Li appositamente per acquisire le azioni milaniste. L’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, ha dato l’annuncio del raggiungimento dell’accordo nella sede della Lega Calcio, a seguito del quale è partito un lungo applauso da parte dei presenti. A Milano si è chiusa un’epoca e, fra soli due giorni, se ne aprirà un’altra con il primo derby cinese della storia della città (e del calcio italiano).

Il closing

Nei mesi scorsi, la chiusura definitiva era stata rinviata due volte dall’imprenditore cinese, il quale aveva versato finora circa 250 milioni di caparra, saldati oggi con il bonifico finale dei capitali residui, con i quali è stato completato il saldo totale previsto di 370 milioni. Nel successivo comunicato diramato dalla società Fininvest (che ha finora detenuto le quote di maggioranza), sono stati riportati i dettagli dell’affare: “Gli estremi dell’accordo sono quelli resi noti a suo tempo e prevedono una valutazione complessiva dell’Ac Milan pari a 740 milioni di Euro, comprensivi di una situazione debitoria stimata al 30 giugno 2016, come da intese fra le parti, in circa 220 milioni di euro”.

Un’epopea di trionfi

Dopo aver conquistato 8 campionati italiani, una Coppa Italia, 7 Supercoppe italiane, 5 Coppe dei Campioni/Champions League, 6 Supercoppe europee, 2 Coppe Intercontinentali e 1 Mondiale per Club, per un totale di 29 trofei, l’era di Silvio Berlusconi ha ufficialmente terminato il suo percorso. Una storia che, fra allenatori di successo e campioni straordinari, ha segnato un’epoca indelebile nella storia del calcio italiano. Dai fasti della squadra allenata da Arrigo Sacchi al vincente Milan degli anni 90 con Capello, fino ai successi targati Zaccheroni e Ancelotti, la presidenza dell’imprenditore milanese ha rappresentato una delle proprietà più longeve e vincenti nello sport del nostro Paese, durante la quale calciatori di valore assoluto, tra talenti cresciuti “in casa” (come Maldini, Baresi e Albertini) e altri fuoriclasse italiani e stranieri, si sono succeduti nelle fila dei rossoneri, regalando ai tifosi un’epopea di trionfi che, al netto di futuri successi, difficilmente potrà essere eguagliata.