Centocinque anni fa il naufragio del Titanic: in mostra a Torino, i ricordi di un sogno infranto

Dopo 105 anni dal disastroso naufragio che, nella notte del 15 aprile del 1912, costò la vita a 1500 persone, la memoria del Rms Titanic, il più famoso transatlantico della storia, è ancora più viva che mai. L’immensa portata del dramma che, assieme all’alto costo di vite umane, segnò in modo netto la brusca fine del sogno di un progresso inarrestabile coltivato dall’umanità durante il lungo Ottocento, ha contribuito ad accrescere la leggenda di questo straordinario esempio di tecnologia navale, aumentata sensibilmente con il kolossal del 1997 firmato da James Cameron (vincitore di 11 Premi Oscar). Oggi, a distanza di oltre un secolo, la città di Torino regala una mostra unica sulla storica nave, intitolata “Titanic – The artifact exhibition” e realizzata attraverso l’esposizione dei reperti originali riemersi dalle profondità oceaniche, nelle quali il relitto riposa.

La mostra

Tra oggetti appartenuti ai passeggeri, accessori provenienti dai saloni e altre memorie del naufragio, il percorso della mostra si articolerà offrendo ai visitatori una panoramica totale della “nave dei sogni”, allestendo anche le riproduzioni in scala di una cabina di prima classe e di una di terza. A conclusione del percorso, una sala all’interno della quale verranno riprodotte, attraverso una vera parete di ghiaccio, le condizioni di gelo che, nelle prime ore del 15 aprile di 105 anni fa, accompagnarono le fasi dell’affondamento e la successiva peregrinazione delle scialuppe nell’oscurità dell’Oceano Atlantico. Un’ulteriore sezione ricorda gli italiani presenti sul transatlantico mentre, in uscita dall’esposizione, trova posto una stele commemorativa con i nomi delle vittime, ritrovate e disperse in mare.

La tragica leggenda del Titanic

La mostra, aperta da meno di un mese e disponibile fino al 25 giugno, ha già accolto 20 mila visitatori, attratti dalla possibilità di “toccare con mano” veri reperti di quella tragica notte, entrata ormai nell’immaginario popolare come emblema dei disastri navali. Nei primi anni del ‘900, il Titanic rappresentava il più alto livello della tecnologia umana, la massima espressione dell’euforia della Belle Epoque, il frutto concreto del desiderio umano di guardare sempre avanti. La disillusione sulla paventata invulnerabilità, quel sogno di onnipotenza infranto contro il muro di ghiaccio hanno inevitabilmente segnato la fine di un’epoca, accelerando il crollo progressivo di quegli ideali coltivati durante il XIX secolo e innescando quel decadimento progressivo che coinciderà, di lì a poco, nella Prima guerra mondiale. Ma la storia del Titanic e di coloro che, insieme, scomparvero nelle acque gelide dell’oceano, ha attraversato un intero secolo senza essere dimenticata. E oggi, dopo 105 anni, è lì per mostrarsi ancora, con un occhio mai così accurato né mai così vicino.