LA ROMA SI SBRICIOLA ALL’OLIMPICO, LAZIO A -1 DAL SECONDO POSTO

Come un ghiacciolo al sole la Roma si scioglie e rompe il tabù della “pareggite” nel peggiore dei modi, uscendo sconfitta dall’Olimpico, nell’ennesima scialba gara di un 2015 da incubo. La Lazio, vittoriosa a Torino, ora è a -1 dal secondo posto, a un passo dai cugini in crisi nera. Nella Capitale la pioggia rende il terreno scivoloso. La prima chance, dopo una conclusione non certo irresistibile di Pjanic, arriva al 28′: Iturbe lavora un gran pallone per Totti, che scattato in leggero off-side spara sulla sagoma di Viviano. Per il resto, difese attente, Gervinho ed Eder che sembrano ispirati, Roma col solito possesso ma Samp mai in affanno. Tranne che negli attimi finali del primo tempo, quando Viviani salva la sua squadra dalla capitolazione.

Al 41′ si trova a tu per tu con Gervinho e riesce a sventare il pericolo, al 45′ impedisce a Regini di siglare un incredibile autogol e al 47′ e’ ancora da applausi su uno scatenato Gervinho. In avvio di ripresa la Roma è ancor più decisa, Totti al 2′ devia sotto porta un invito di Florenzi, i blucerchiati abbassano il baricentro ma non mollano. Anzi, al 15′, dopo un contatto in area tra Gervinho e De Silvestri, passano a sorpresa in vantaggio proprio con l’ex laziale: gran giocata di Eto’o, che entra in area e scarica al centro, dove il terzino ospite è lesto a infilare da due passi. Garcia toglie Totti per Verde, poi getta nella mischia anche Doumbia ma, al 25′, il più pericoloso è Torosidis, che libera il sinistro da fuori senza centrare lo specchio. Tocca anche a Ljajic per una Roma spregiudicata che però, al 29′, rischia sul contropiede doriano sfruttato male da Eder.

Mihajlovic fa entrare Muriel ed è l’ex Udinese, al 33′, a chiudere i conti: grande ripartenza e palo, pallone che gli ricapita tra i piedi ed è 2-0 Samp. Viviano si esalta ancora su Verde e Pjanic, Keita applaude dopo il primo cartellino e Calvarese gli sventola anche il secondo. Roma in dieci nel finale, nel recupero Palombo salva sulla linea su inzuccata di Astori e Regini si divora il 3-0, uno score che sarebbe stato esagerato per una Roma che non sa più vincere.