Juve inarrestabile, k.o. anche il Napoli. Inter, tris di vittorie

E'un rullo compressore la Juve di Massimiliano Allegri che, allo Stadium, asfalta anche il Napoli (3-1) facendo intuire che anche quest'anno, il ruolo di rivale è da cercare per l'anno prossimo. L'acquisto di Cristiano Ronaldo ha notevolmente alzato l'asticella di una squadra che viaggiva già su binari a se stanti rispetto a tutte le atlre e che, da quello che in teoria era il big match per la testa del campionato, ne esce più che mai rafforzata. La doppietta di Mandzukic e il tris di Bonucci replicano allo svantaggio firmato Mertens, e proiettano i bianconeri in testa ancora a punteggio pieno, frutto di sette vittorie consecutive. Nel match delle 21, è parso che i fantasmi della crisi siano stati definitivamente scacciati dall'Inter di Luciano Spalletti che, a San Siro, liquida la pratica Cagliari con un gol per tempo (Lautaro e Politano).

Juventus dominante

Rischia di diventare monotona la Serie A se la Juventus dovesse continuare su questi ritmi. Probabilmente qualche punto debole ce l'ha (forse l'eccessiva sicurezza, ma a ben vedere ne ha il diritto) ma non si vede. Anche perché, se hai in squadra uno come CR7, decisivo anche se non segna, è chiaro che il gap con le altre si allarga al quadrato. E pensare che allo Stadium era partito meglio il Napoli, capace di passare dopo soli 10' con una splendida azione Allan-Callejon-Mertens, perfetta nell'esecuzione e capitalizzazione di una prima parte di gara più a marca partenopea. La Juve però acquista giri col passare dei minuti e, al 26', trova con Mandzukic (stacco imperioso su traversone di Ronaldo) il gol del pari. Da lì inizia un'altra partita, con la Juve che alza ancora il baricentro e trova il bis a inizio ripresa ancora con il croato, lesto ad approfittare di un pallone vagante in area dopo un palo colpito da CR7. Il rosso sventolato al 58' a Mario Rui (doppio giallo) potrebbe subito spianare la strada ai bianconeri che, invece, rischiano di farsi sorprendere da Callejon (tiro respinto da Szczesny). Un segnale alla banda di Allegri che, infatti, chiude i giochi a un quarto d'ora dalla fine, con Bonucci che corregge in rete una spizzata di testa del solito Ronaldo.Tre a uno, con punto esclamativo che va anche sulle dichiarazioni di Marotta a fine gara con le quali, di fatto, ha annunciato il suo addio ai coloro bianconeri.

Lautaro-Politano, l'Inter va

Sembra davvero guarita la nuova Inter targata Spalletti, capace di infilare la terza vittoria di fila in A (la quarta complessiva) e balzare a 13 punti in graduatoria. Anche senza Icardi, i nerazzurri sono apparsi solidi e, finalmente, ben organizzati in campo, con grande lavoro degli esterni (soprattutto di Dalbert ma anche di Politano) e della prima punta, Lautaro Martinez, titolare per la prima volta e autore di una rete dopo nemmeno 12', con una bella incornata su cross di Dalbert. Un gol che ha permesso all'Inter di gestire il match con relativa tranquillità, anche grazie al lavoro di palleggio svolto da Borja Valero. Il risultato in bilico, però, ha permesso ai sardi di avere la possibilità di fare male fino alla fine trovando anche il gol, pur annullato giustamente a Dessena per fallo di mano. Ci pensa dunque Politano a chiudere i conti al 90' (nono marcatore diverso in stagione) con una bella rasoiata mancina. L'Inter deve ancora lavorare ma i segnali positivi cominciano a farsi decisamente consistenti.