Il 2017 dello sport

Volge a termine il 2017, un anno incredibile per tutto lo sport. Tanti gli eventi che hanno segnato questi 365 giorni: vittorie, sconfitte, colpi di scena in qualunque disciplina, ma soprattuto tante emozioni. Resteranno indenebili nella memoria collettiva di tutti, come la clamorosa sconfitta di Usain Bolt nella gara finale della sua carriera nei 100 metri, o una squadra che rimonta 25 punti nel SuperBowl, senza dimenticare i tanti eventi che hanno visto il calcio protagonista indiscusso di questo'anno. Dall'acquisto più caro della storia del calcio, ovvero il passaggio di Neymar dal Bercellona al Psg, fino all'emozionante addio di Francesco Totti, senza dimenticare l'Italia fuori dai Mondiali di Russia 2018. Senza contare due dei migliori giocatori di tennis di tutti i tempi che tornano ai vertici. E per ben concludere, gli azzurri del nuoto sul tetto d'Europa.

Bolt, un finale inaspettato

Bisognava stropicciarsi gli occhi per vedere qualcosa del genere. I Mondiali di atletica di Londra sono stati l'ultima competizione per Usain Bolt, il re della velocità. L'atleta giamaicano non è arrivato al meglio all'ultimo appuntamento della sua incredibile carriera, ma era ancora il favorito numero uno nella finale dei 100 metri. E invece è arrivato terzo con un tempo di 9,95 (il suo miglior tempo, record del mondo, è 9.58), e così è arrivata la sua prima sconfitta sui 100 metri nelle grandi competizioni in dieci anni. Alcuni giorni dopo si è infortunato nella finale dei 4×100. Si conclude così la carriera dell'uomo più veloce della storia.

Un SuperBowl storico

Entra nella storia il 51° SuperBowl di football americano: i New England Patriots conquistano il loro 5° titolo con una leggendaria rimonta di 25 punti chiusa all’overtime (il 1° della storia del SuperBowl) contro gli Atlanta Falcons, a dir poco perfetti per 55'. Tom Brady viene nominato MVP per la quarta volta grazie ad una prestazione che lo consacra nell’Olimpo del Football Americano. Brady è riuscito infatti a trascinare i Patriots che erano sotto 28-3, ad una rimonta che si ferma prima sul 28-28; ai tempi supplementari il risultato è di 34-28. Mai una squadra era riuscita ad invertire una situazione simile la notte del Superbowl.

Calcio, protagonista del 2017

Nel calcio, la più grande delle sorprese l'ha “regalata” la Nazionale Italiana di Venturail 13 novembre gli azzurri pareggiano 0-0 con la Svezia a San Siro, dopo la sconfitta per 1-0 nella gara di andata, certificando l' “Apocalisse calcistica” annunciata da Tavecchio. L'Italia è così eliminata nei playoff per l'accesso ai Mondiali in Russia, i primi che gli azzurri salteranno dopo sessant'anni. Tante però le emozioni “positive”, come la grande rimonta del Barcellona in Champions League ai danni del Paris Saint-Germain nella fase a eliminazione diretta. La squadra francese aveva vinto 4-0 nella gara di andata ma ha perso 6-1 al Camp Nou con un gol all'ultimo respiro di Sergi Roberto. Restando in Spagna, nessuna squadra era riuscita a vincere due Coppe dei Campioni consecutive da quando esiste il format della Champions League, che è stato introdotto negli anni '90. Ci è riuscito il Real Madrid, che si è imposto sulla Juventus per 4-1 in finale con Cristiano Ronaldo autore di due gol in quella partita. E grazie alle sue prestazioni ha vinto il suo quinto Pallone d'Oro, come Lionel Messi. Non sono poi mancate le critiche per le operazioni finanziarie di calciomercato. Il 2017 è l'anno in cui si è registrato il trasferimento più costoso della storia del calcio, quello del brasiliano Neymar, passato tra mille polemiche dal Barcellona al Psg per 222 milioni di euro. Nella stessa sessione di mercato il club catalano ha speso per l'attaccante francese Ousmane Dembele 105 milioni di euro più 40 di bonus. Nel mese di maggio, il mondo dello sport ha tenuto gli occhi puntati sullo Stadio Olimpico della Capitale d'Italia, dove andava in scena il match Roma-Genoa, l'ultima partita di Francesco Totti come capitano. Davanti a migliaia di tifosi che applaudono e piangono, il numero dieci giallorosso appende definitivamente gli scarpini al chiodo. 

L'eterna lotta Nadal-Federer

Nel mondo del tennis c'è stato, invece, il ritorno ai vertici di Rafael Nadal e Roger Federer, dopo essere rimasti all'ombra di Novak Djokovic e Andy Murray nel 2015 e nel 2016. Un rientro ai massimi livelli che forse nessuno si aspettava in questi termini con un incredibile 2017. Lo spagnolo, 31 anni, ha vinto il Roland Garros e gli Us Open ed ha concluso l'anno come numero uno del mondo. Lo svizzero, di cinque anni più vecchio, ha chiuso la stagione sul secondo gradino e si è imposto negli altri due Slam, gli Australian Open e Wimbledon. Una stagione del tutto inaspettata appena 12 mesi fa che ha avuto anche un momento storico a settembre, quando Federer e Nadal hanno formato per la prima volta una coppia in doppio.

Lo spettacolo dell'Nba

Nel basket statunitense Stephen Curry e Kevin Durant non hanno trovato rivali per la vittoria dell'anello Nba. I Warriors hanno conquistato il titolo nella più importante Lega di basket del mondo vincendo 16 partite e perdendone solo una nei playoff, diventando così la prima squadra a mettere insieme 15 vittorie consecutive nella post-season. Golden State ha vinto 4-0 con Portland, Utah e San Antonio prima di approdare in finale, dove ha battuto i Cavaliers di LeBron James per 4-1.

Un insolito incontro di boxe

Anche se ha avuto molti critici, il 26 agosto il combattimento dell'anno si è tenuto a Las Vegas. Era un incontro di boxe, ma non si sono affrontati due pugili. Da una parte c'era Floyd Mayweather, il miglior pesi leggeri del mondo e nell'altro angolo c'era Conor McGregor, il volto più noto delle arti marziali miste. Ha vinto per Ko tecnico Mayweather alla decima ripresa ed è stato il secondo combattimento più redditizio della storia, superato solo dalla sfida tra Mayweather e Pacquiao.

Cambio ai vertici della F1

Dopo quattro decenni a fare e disfare a volontà la Formula 1, Bernie Ecclestone ha dovuto lasciare il passo alla società Liberty Media che ha acquistato i diritti per la più importante categoria dei motori. Sono state introdotte delle modifiche regolamentari per aumentare lo spettacolo, ma il principale è stato quello di Lewis Hamilton che con la sua Mercedes ha vinto il suo quarto titolo mondiale piloti.

Un campione dopato?

Altro grande evento inimmaginabile è stata la positività al doping del campione di ciclismo Chris Froome che ha stupito il mondo con la prima doppietta Tour de France-Vuelta di Spagna dal 1978. Verso la metà di dicembre, l'Unione Ciclistica Internazionale (Uci) ha annunciato che l'inglese era risultato positivo al salbutamolo proprio nella Vuelta. Il caso però è ancora da chiarire: Froome nega il doping ed ha dato la colpa dei risultati alterati e degli alti livelli di salbutamolo (due volte il massimo consentito) ad un farmaco che prende per l'asma.

Azzurri del nuoto sul tetto d'Europa

Cinque ori, sette argenti, cinque bronzi, un record europeo, undici primati italiani, 42 primati personali. Alla Royal Arena di Copenhagen brillano i campioni azzurri del nuoto: grazie alle loro prestazioni l'Italia vince la classifica per nazioni dei campionati europei in vasca corta con 959 punti. Al secondo posto la Russia, con 901 punti, al terzo l'Ungheria, con 705. Un europeo da incorniciare se si pensa ad assenze come Gabriele Detti e Silvia Di Pietro, da sempre funzionale alle staffette, e la condizione non al top di Gregorio Patrinieri e la scelta di Federica Pellegrini di virare sulla velocità pura nella terza fase della sua infinita carriera. Un grande successo, tuttavia, raggiunto con una squadra giovane e rinnovata, e magistralmente guidata dal direttore tecnico Cesare Butini, insieme ad uno staff tecnico-sanitario di eccellente qualità. Giovani esordienti e “vecchi” campioni si sono subito integrati, mostrando tanta tecnica e, in qualche caso, tanta esperienza. A raccogliere l'eredità di Filippo Magnini, in qualità di “capitano” del team, Federico Turrini. L'investitura è avvenuta all'arrivo a Copenhagen al termine della riunione tecnica e della visita dell'Ambasciatore italiano della Danimarca, Stefano Queirolo Palmas. Il tricolore svetta in cima al medagliere del 2017 insieme a Russia e Ungheria, e l'Italia, per la seconda volta, vince il Len Trophy