Coppa Italia, fallimento Roma. I Viola volano in semifinale

La Fiorentina vince 2-0 all’Olimpico contro la Roma, merita e passa in semifinale. Dopo un primo tempo non molto emozionante e che ha visto i giallo rossi più propositivi, il match si è sbloccato al 20 minuto con il bomber tedesco Mario Gomez, che sigilla poi la vittoria all’ 89 servito dall’assist di Pasqual. Nel primo tempo è la Roma a fare la gara: Nainggolan c corre per due ed è anche il più pericoloso, manca però la giocata negli ultimi 30 metri, Totti non entra in partita e delude l’olimpico. Gli avversari pressano alto cercando di spezzare il gioco giallorosso.

Nella ripresa la Fiorentina scende in campo con la consapevolezza di poter far male e sceglie la fascia di Maicon dove affondare: il brasiliano è fuori condizione e Pasqual si trova le praterie. Il goal sembra nell’aria, e da due iniziative del terzino sinistro che arrivano i goal di Gomez, complice anche un Manolas svagato e poco reattivo. Allora Garcia gioca la carta della disperazione lanciando in campo Ibarbo, ultimo acquisto della squadra capitolina, ma non cambia nulla al gioco. Finisce così sul 2-0, con i fischi dell’Olimpico per la Roma e gli applausi della tifoseria viola alla Fiorentina.

Questi passano il turno e trovano la Juventus in semifinale: il tecnico partenopeo, Montella, vince per la prima volta in carriera contro la Roma, con cui ha avuto tante soddisfazioni da giocatore. Ai microfoni Rudi Garcia spiega: “Abbiamo fatto un primo tempo buono ma non è sufficiente, loro hanno segnato alla prima occasione ma nel calcio capita. I miei ragazzi hanno dato tutto, giochiamo con quello che abbiamo in questo momento. Non è un problema di difesa ma di atteggiamento difensivo, specialmente in questo momento in cui in attacco siamo pochi. Ho dovuto far entrare Ibarbo che non giocava da un mese e mezzo, e aveva fatto un solo allenamento con noi, ed è anche entrato bene in partita. Dobbiamo fare risultato a Cagliari, poi torneranno tutti, i due africani, De Rossi e speriamo che anche Iturbe non stia fuori troppo a lungo. La Curva Sud ha incitato la squadra per tutta la partita, ed è una cosa bella che voglio sottolineare: volevano passare il turno, come lo volevamo passare noi. Da domani ci rimettiamo al lavoro, con quello che abbiamo: dobbiamo violentarci, fare quel metro in più per provare a vincere”.

Nonostante si dica tranquillo, l’allenatore della Roma, i numeri parlano chiaro: in un mese soltanto una vittoria, 9 goal in dieci partite, l’eliminazione dalla Champions League, quella dalla Coppa Italia, e per molti anche quella dalla lotta scudetto. Contestazioni nella curva più bella del mondo: i tifosi hanno pazientato con fedeltà e provato a incitare la propria squadra come sempre, nessun fischio, neppure quando sono arrivati i due goal, ma al termine della partita, la squadra è stata chiamata sotto la Curva Sud, ed ha ascoltato a testa china il coro in cui venivano incitati a “tirare fuori gli attributi”.