Assen, Marquez vince il Gp dell'anno

Bello, anzi, molto bello. Anzi, bellissimo. Il Gp di Assen ha regalato quella che, probabilmente, è stata una delle gare più spettacolari della storia recente del Motomondiale, di sicuro la migliore della stagione. Un dettaglio (per quanto rilevante) la vittoria finale di Marc Marquez, che allunga ulteriormente in vetta alla classifica iridata, perché il vero spettacolo si è giocato sul circuito, ben prima che il pilota Honda tagliasse il traguardo: sorpassi, controsorpassi, sette piloti in una manciata di decimi, battaglie curva dopo curva e  un errore fatale, quello firmato Rossi-Dovizioso, che spalanca a Rins e Vinales le porte del podio. Nulla da togliere, comunque, all'ennesima prestazione maiuscola del campione del mondo, a cui va il merito di essere stato ancora una volta il più bravo di tutti, anche quando gli avversari sembravano essersi messi d'accodro per rendergli la vita difficile.

Battaglia spettacolare

Marquez, Dovizioso e Rossi. Sembravano loro, almeno a una manciata di giri dalla fine, coloro destinati a salire i tre gradini del podio, mentre dietro di loro Vinales, Rins, Crutchlow e Lorenzo pensavano a darsele a qualche decimo di distanza. Al giro 23 la svolta della gara: allungo dell'iridato, tentativo di tallonarlo da parte della Desmo e della Yamaha ma lo scatto dei due italiani si risolve nel lungo alla prima curva che, di fatto, apre la strada a chi gli era subito dietro. Meglio la Suzuki di Rins che la M1 di Vinales che, alla fine, si prendono meritatamente seconda e terza piazza. Mollano, invece, sia Crutchlow che Lorenzo a qualche tornata dalla fine.

Marquez in rampa di lancio

Splendida la vittoria del pilota spagnolo, bravo a resistere a un tentativo di attacco di Rins nei giri iniziali (piccolo contatto fra i due) e a rimediare a un lungo provocato da un assalto di Vinales, restando al comando anche quando la vicinanza del Dovi e di Vale iniziava a farsi pericolosa. Per Marquez si tratta del quarto successo stagionale, probabilmente quello che vale il giro di boa considerando che i punti di vantaggio su Rossi ora sono 41, con l'urbinate secondo a +6 dal compagno di squadra Vinales e Dovizioso troppo lontano per destare pensieri. Prossimo appuntamento al Sachsenring, terreno di conquista di Marc.