Beata Maria Teresa di Gesù: modello di spirito di servizio sulle orme di Cristo

Unite e contente del poco, usciamo in tutto il mondo, nei villaggi più piccoli, nelle abitazioni più povere, ovunque ci chiami il Signore, per portare ai bambini poveri la buona notizia del regno di Dio”. Sono le parole di una suora che ha compiuto, nel campo dell’educazione cristiana, una straordinaria opera tuttora presente, in molte regioni e continenti, mediante la congregazione da lei fondata. È Maria Teresa di Gesù, al secolo Carolina Gerhardinger, che nasce in un sobborgo di Ratisbona (Germania) nel 1797. Frequenta la scuola femminile delle Canonichesse di Notre Dame che, nel periodo napoleonico, viene soppressa. Il parroco della cattedrale Michael Wittmann – che poi diverrà vescovo – cerca di salvare l’istituto scolastico scegliendo le migliori studentesse e preparandole come insegnanti. Carolina, all’età di soli dodici anni, accoglie prontamente questo invito rivolto a lei e ad altre due ragazze. Conseguito il diploma di maestra elementare all’età di 15 anni insegna nella scuola femminile di Stadtamhof per 17 anni, dal 1816 al 1833.

Monsignor Wittmann, colpito dalle capacità e dalle doti di Carolina, la sosterrà per lunghi anni. Inoltre, incoraggia la futura Beata a dar seguito a ciò che molto presto inizia ad avvertire nel suo cuore: coltivare la vocazione di consacrarsi interamente a Dio. Dà testimonianza di una profonda serenità unita all’amore verso le creature e al Signore da cui è infiammata. “Non posso descrivere la mia pace interiore. Ora sono in Gesù. Sono diventata come una folle; tutta la prudenza umana mi ha lasciata. Solo l’amore mi spinge. Solo la carità sa amare; la carità dà tutto con gioia e dona ancora e ancora e ogni giorno. La carità non può aspettare; non può rimandare nulla. Cosa ha reso i santi così forti? Chi ha insegnato loro come mortificarsi? Chi li ha aiutati nella lotta contro la morte e l’inferno? Chi gli ha detto di odiare sé stessi, se non la carità? La carità trionfa su tutto ciò che è male”.

Con la guida spirituale e l’aiuto di un sacerdote amico di Wittmann – Francesco Sebastiano Job – nel 1833 Carolina e due compagne iniziano a vivere una vita religiosa a Neunburg, in Baviera. Questo segna l’inizio della congregazione delle Suore della Scuola di Notre Dame che si impegna di inviare le religiose, a due a due, nelle scuole di campagna del territorio. Il carisma della congregazione, dono dello Spirito Santo radicato nell’Eucaristia e dedicato a Maria Vergine, si esprime nella ricerca costante della volontà del Signore prediligendo i poveri e la loro educazione: “Fare la tua volontà, mio Dio, vuol dire amarti”.

In quel periodo, la carenza di educazione e di fede, prodotta dai rivolgimenti politici e sociali, la decadenza morale delle famiglie, soprattutto l’abbandono della gioventù, richiedevano nuove vie per una efficace formazione e un rinnovamento cristiani, specialmente tra le popolazioni rurali e gli strati sociali più umili e poveri. Partendo dalla considerazione che le donne e le madri determinano la vita morale delle città e delle nazioni, Carolina risponderà a una grande sfida del suo tempo interpretandola come una speciale chiamata di Dio nei suoi riguardi. Fondamentale, in questo cammino, l’affidamento alla preghiera, fonte di forza capace di affrontare i più alti traguardi. “Non perdere il coraggio – spiega la Beata a tal proposito –. Nostro Signore Gesù Cristo sarà al tuo fianco, ti aiuterà a vincere; se la croce talvolta preme pesantemente, oh, accorri a Gesù nel Santissimo Sacramento. Digli i tuoi desideri, le tue preoccupazioni, magari durante un’ora di preghiera a mezzanotte, e non ti allontanerai mai da Lui senza aiuto e consolazione”.

Insieme alle consorelle, si dedicherà, in particolare, all’educazione cristiana della gioventù femminile, per il risanamento morale delle famiglie e il miglioramento della società mediante la formazione di buone madri e donne di casa. Ma ad un certo punto del suo percorso, la Beata è costretta ad affrontare una dura prova a causa della morte, in rapida successione, prima del vescovo e poi del sacerdote che tanto l’avevano aiutata. La stessa congregazione entra in crisi sia per problemi economici, sia per l’opposizione delle autorità governative. Ciò nonostante la religiosa resta salda nella fede continuando a essere grata e a confidare nel sostegno del Padre Celeste, pur nelle difficoltà. “Gesù – scriveva infatti qualche anno prima – mi ha concesso la misericordia indicibile di avermi permesso di prendere parte alla sua povertà, tribolazioni, sofferenze, ansie e desideri. Lo ringrazio con tutte le mie forze”. Tanta perseveranza viene premiata nel 1835 quando realizza il suo agognato sogno di emettere i voti religiosi. Nella professione di fede, alla presenza del vescovo di Ratisbona, assume il nome di Maria Teresa di Gesù.

Con il sostegno del re Ludovico I di Baviera, trasferisce la casa madre presso un convento di clarisse rimasto vuoto a Monaco. La sua responsabilità nella Congregazione delle Piccole Suore Scolastiche di Nostra Signora – che si sviluppa in tutto il globo – si protrae per più di 40 anni. Negli Stati Uniti la Beata Maria Teresa realizza diverse missioni, creando un orfanotrofio a Baltimora, aprendo scuole a Pittsburg e Philadelphia. Sebbene i delicati compiti che le vengono affidati sono ardui il suo operare non perde mai lo spirito di servizio gratuito, sulle orme di Cristo. “Non devi aspettarti di ricevere gratitudine dal mondo – sostiene – poiché Gesù, il tuo Sposo, è stato inchiodato sulla croce dallo stesso mondo, per tutto l’amore e la gentilezza che ha profuso su di esso, e difficilmente sarai trattato meglio da esso. La tua ricompensa sarà tanto maggiore in Cielo”.

Successivamente l’Istituto si estende anche in Ungheria e Inghilterra. Nel 1859 la fondatrice viene nominata superiora generale a vita. L’arcivescovo di Monaco e Frisinga mette in dubbio il suo ruolo di leadership in quanto donna, ma alla fine la diatriba si conclude allorché Papa Pio IX nel 1865 approva la Regola della congregazione. A seguito di una grave malattia Madre Teresa di Gesù si presenta al cospetto di Dio il 9 maggio 1879 e viene sepolta nella chiesa di San Jacobs. Giovanni Paolo II, proclamandola beata nel 1985, ricorda che “intese il suo compito educativo come un invito a essere, secondo lo spirito di Cristo, ‘sale della terra’ per gli altri. Il suo impegno sociale è, in fondo, un apostolato cristiano, che trova la sua piena espressione nella persona che nella società secolarizzata del nostro tempo, rimane valido e attuale, oggi come allora”.