Un piano d'azione contro la ludopatia

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L'Emilia-Romagna in campo contro la ludopatia. Dopo il via libera ottenuto dall’Osservatorio nazionale per il contrasto della diffusione del gioco, la Giunta ha approvato un Piano d’azione regionale. Così potrà utilizzare la quota del Fondo per il gioco d’azzardo patologico già attribuito alla Regione: 3 milioni e 712 mila euro per il periodo 2017-2018.

Con queste risorse verranno realizzati interventi di carattere territoriale, e verranno così distribuite tra le Aziende sanitarie: Romagna 909.512 euro; Bologna 708.661 euro; Modena 568.092 euro; Reggio Emilia 431.065 euro; Parma 362.221 euro; Ferrara 282.605 euro; Piacenza 232.140 euro; Imola 107.915 euro. La Regione si riserva una quota residua delle risorse, 110 mila euro, per le attività di formazione dei soggetti che a vario titolo si occupano del problema.

L'obiettivo è quello di promuovere tra i cittadini, compresi gli esercenti di locali, la cultura del gioco responsabile, la conoscenza del fenomeno e dei rischi correlati alle pratiche del gioco patologico e il loro recupero. Tra queste azioni, si registrano l'avvicinamento delle persone con dipendenza da gioco e delle loro famiglie ai servizi sanitari, la promozione del marchio etico SlotFreeER, voluto dalla Regione per gli esercizi commerciali liberi da slot, la collaborazione con le scuole che sperimentano progetti di prevenzione, la limitazione dell’offerta, anche salvaguardando i luoghi sensibili quali scuole e ospedali.

L'Emilia-Romagna è ora tra le quattro Regioni italiane, insieme a Friuli Venezia Giulia, Basilicata e Umbria, ad aver ottenuto il via libera dell'Osservatorio nazionale per il contrasto della diffusione del gioco, per mettere in campo azioni contro la ludopatia.