Coronavirus, come cambiano le procedure di soccorso al mare

Per l'estate 2020 tutto cambia e ci si adegua alle norme di sicurezza 2020. Dal 4 luglio i corsi di aggiornamento per bagnini

Ogni anno in Italia le vittime di annegamento sono circa 400. Gli assistenti bagnanti che lavorano in spiagge, piscine e centri sportivi, devono essere in grado di soccorrere le persone colpite da arresto cardiaco. Contemporaneamente, vista la presenza del coronavirus, di ridurre il rischio di contagio per sé stessi e per le persone soccorse.
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Pallone con filtro e maschera

Per imparare il primo soccorso dal 4 luglio parte “Riani-mare”. Si capirà come usare il pallone con filtro e la maschera per ossigeno, la corretta rianimazione cardiopolmonare e in particolare le tecniche di supporto vitale avanzato, necessarie in tempo di Covid-19. Il corso itinerante e gratuito di formazione BLSD (Basic Life Support & Defibrillation) per oltre 200 bagnini è organizzato da Italian Resuscitation Council (Irc). Quest’associazione riunisce medici e infermieri esperti in rianimazione cardiopolmonare.
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Dove saranno i corsi

I corsi toccheranno 15 città italiane: da Roma a Napoli, fino a Trieste, Trani e Oristano. “È ‘importante in tempo di Covid-19 – evidenzia Giuseppe Ristagno, presidente di Irc (Italian Resuscitation Council) – richiamare l’attenzione sull’importanza del primo soccorso e delle norme anti-contagio. Con la riapertura di spiagge e piscine, gli assistenti bagnanti hanno un ruolo centrale perché la rianimazione cardiopolmonare delle vittime di annegamento richiede la ventilazione. Bisogna quindi seguire il rispetto di precise regole per eseguirla correttamente riducendo il rischio del contagio”.

Le nuove tecniche

Irc ha pubblicato le linee guida su primo soccorso e rianimazione cardiopolmonare durante la pandemia di Covid-19, che riprendono e adattano alla realtà italiana il vademecum diffuso a livello internazionale dallo European Resuscitation Council (Erc). Le “procedure di primo soccorso in corso di Epidemia di Covid-19”, fissate il 5 giugno 2020 dalla Direzione Generale della Prevenzione Sanitaria del Ministero della Salute, sono state aggiornate recentemente con una circolare tenendo conto anche delle linee guida di Irc.