Vogliamo combattere lo stress? Coltiviamo un piccolo orto in casa

Un raccolto a chilometro zero non solo bello da vedere, ma anche a buon mercato.

Durante il lockdown, oltre alla cucina, alla lettura, molti hanno scoperto il piacere di abbellire non solo gli interni e i davanzali con piante e fiori, ma di coltivare un piccolo orto. Sono nati così anche in Italia, dopo i paesi del Nord Europa e del Sud America, gli “Urban Farmers”, i contadini urbani. Ora, che sta per arrivare l’autunno, perché non continuare a mantenere vivo questa pollice verde?

Perché ci aiuta?

Coltivare un piccolo orto o delle semplici piantine in giardino o sul balcone di casa è, indubbiamente, un’attività manuale e pratica dal potere altamente rilassante. È, infatti, un ottimo rimedio naturale contro la produzione di cortisolo, detto ormone dello stress, ossia un neurotrasmettitore che viene prodotto dal cervello in situazioni ad alto contenuto di stress. Dopo il lungo periodo di chiusura, le persone sono sempre più alla ricerca di un contatto continuo con la natura, pur se minimo, quindi cercano di ritagliarsi un momento della giornata da dedicare a quest’attività, che è stato riscontrato ha un impatto positivo sul nostro stile di vita. Per molti, oltre ad essere diventato un vero e proprio hobby, è un modo per ridurre gli sprechi alimentari avendo sempre a disposizione verdure fresche e gustose.

Quali piante coltivare?

Sicuramente le  piante aromatiche sono quelle più facili da coltivare. Cominciamo poi a colorare di arancione, giallo, rosso e verde, il nostro orticello con: zucche, carote, aglio, alloro, aneto, bieta, cicoria, spinaci, lattuga, patate, ravanelli. È importante  non usare pesticidi chimici o fertilizzanti dannosi, in modo da ottenere prodotti biologici.

Due coltivazioni alternative futuristiche

Da qualche anno hanno fatto la loro comparsa su internet tante soluzioni indoor per chi vuole coltivare frutta e verdura a casa. Con i cosiddetti vasi intelligenti possiamo trasformare il nostro salotto di casa in una serra, grazie a tecniche alternative e luci dedicate. Oltre alla tradizionale coltivazione in terra, due sono le alternative di coltivazioni più futuristiche. La più innovativa è la tecnologia aeroponica, che è alla base dei cosiddetti orti verticali. Le piante crescono in vasi sospesi e a rete, da cui fuoriescono le radici, che vengono irrigate con acqua unita a  sali minerali. Mentre, quella più diffusa è la tecnica di agricoltura idroponica. Anche in questo caso la coltivazione avviene fuori dal suolo, le radici delle piante sono immerse in un liquido ricco di sostanze nutritive. Vanno sempre monitorate la luce e l’ossigenazione, per far sì che le piante possano crescere bene.

Non è inoltre da sottovalutare la componente estetica di coltivare un orto in salotto. Sono diverse, infatti, le aziende che producono dispositivi per le coltivazioni indoor  puntando anche sul design.