Il patrono dei giornalisti: san Francesco di Sales

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Francesco di Sales, la cui festa liturgica ricorre il 24 gennaio, venne proclamato protettore dei giornalisti e degli scrittori cattolici e degli operatori della comunicazione da Papa Pio XI (1922-1939) con l’enciclica “Rerum omnium”, promulgata il 26 gennaio 1923 e scritta in occasione del III centenario della morte di S. Francesco di Sales.

Si legge nel testo dell’enciclica: “E poiché non consta che sia stato il Sales dato a Patrono dei ricordati scrittori cattolici con pubblico e solenne documento di questa Apostolica Sede, Noi, cogliendo questa fausta occasione, di certa scienza con matura deliberazione, – scrive il pontefice –con la Nostra apostolica autorità diamo o confermiamo, e dichiariamo, mediante questa Lettera Enciclica, San Francesco di Sales, vescovo di Ginevra e Dottore della Chiesa, celeste Patrono di essi tutti, nonostante qualsiasi cosa in contrario”.

Francesco, fu il primo ad introdurre l’uso dei fogli stampati da distribuire nelle case o da affiggere all’ingresso delle chiese per le comunicazioni religiose e di catechesi.

Egli era nato il 21 agosto 1567 nel Ducato di Savoia (ora parte della Francia), proveniente da una famiglia nobile, il padre lo mandò all’Università di Padova, dove si laureò in diritto nel 1592. Ritornato in patria, fu nominato avvocato del Senato di Chambery, capoluogo della Savoia.

Un anno più tardi il 18 dicembre, venne ordinato sacerdote e il 21 celebrò la prima Messa a Thonon-les-Bains nell’Alta Savoia, e cominciò il suo ministero sacerdotale nella regione dello Chalabais, dove imperversava il calvinismo.

Nel 1599 a trentadue anni, riceve la nomina a vescovo coadiutore di Ginevra, e nel 1602 succedette al defunto vescovo titolare della cittadina svizzera Claudio di Granier.

San Francesco di Sales e la nobile Giovanna Francesca Frèmiot de Chantal (1572-1641) fondarono nel 1610 le Suore della Visitazione, conosciute anche come Visitandine.

Quest’ordine religioso venne istituito con l’intento di accogliere donne che desideravano una vita religiosa contemplativa ma che, per motivi di salute o altri impedimenti, non potevano entrare in ordini più rigidi e severi dell’epoca. Giovanna Francesca Frèmiot de Chantal verrà proclamata santa nel 1767 dal papa Clemente XIII (1693-1769).

Durante il suo episcopato, San Francesco di Sales lavorò per riconciliare le differenze tra le fedi, impegnandosi nel dialogo ecumenico e promuovendo la tolleranza religiosa. Era noto per la sua gentilezza, la sua pazienza e la sua capacità di persuasione pacifica, diventando un modello di pastore compassionevole.

Egli scrisse tra l’altro “Introduzione alla vita devota” nel 1609, e un anno dopo “Filotea o introduzione all’amore di Dio “, è anche conosciuta come “Trattato dell’Amore di Dio” ed è un’opera che si concentra sull’amore divino e offre consigli pratici e spirituali per raggiungere una relazione più profonda con Dio attraverso la preghiera e la vita cristiana quotidiana.

San Francesco di Sales morì improvvisamente il 28 dicembre 1622 a soli cinquantacinque anni. Papa Alessandro VII (1655-1667) lo proclamerà santo, il 19 aprile 1665, mentre il 19 luglio 1877 diventa dottore della Chiesa, per volontà di Pio IX (1846-1878).