Il senso di partecipare alla Messa della domenica

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La domenica andando alla Messa”, era il titolo di una vecchia canzone dell’Italia settentrionale, forse nata nel Trentino intorno al 1931 e orchestrata dal Maestro Renato Angiolini (1923-1985) e rilanciata e interpretata negli anni’ 70 dalla cantante Gigliola Cinquetti; ma a distanza di tempo, oggi dovremmo forse modificare il titolo con: “La domenica andiamo alla Messa?”.

Sappiamo bene, e non ce lo dicono solo le statistiche, e lo sanno anche molto bene i parroci delle tante parrocchie sparse sul nostro territorio, quanto sia diminuita in termini di numero la presenza delle persone alla Messa, anche a quella domenicale.

La domenica, era ed è il giorno del Signore, e in questo giorno che conclude la settimana, una volta tutta la famiglia si recava in chiesa per partecipare alla Messa, era un modo per stare insieme, per ritrovarsi con tante altre persone, oltre che il rispetto di un precetto, era un momento per condividere con gli altri, come si dice adesso, soprattutto con il prossimo.

Oggi, il nostro vivere così frettoloso, ci impedisce, presi come siamo da tanti e troppi problemi, di trovare il tempo per andare a Messa…tutto sembra essere più importante della Parola di Dio.

Papa Francesco in una delle sue udienze così si espresse rivolgendosi a quanti partecipavano agli incontri del mercoledì nella sala Nervi, parlando della Messa: “Alcune società secolarizzate hanno smarrito il senso cristiano della domenica illuminata dall’Eucaristia. E’ peccato, questo! In questi contesti è necessario ravvivare questa consapevolezza, per recuperare il significato della festa, il significato della gioia, della comunità parrocchiale, della solidarietà, del riposo che ristora l’anima e il corpo…”.

San Girolamo (347-420) Padre e Dottore della Chiesa, afferma che: “Il Signore ci accorda tutto quello che nella Messa gli domandiamo, e ciò che è più, ci dà quello che noi non pensiamo neppure di chiedere e che ci è pur necessario”.