Il ricordo è una fiamma che non si spegne. A 45 anni dal rogo notturno che inghiottì le vite di Stefano (10 anni) e Virgilio (22 anni) Mattei, figli del segretario del Movimento sociale italiano (Msi) del popolare quartiere Primavalle, nel cuore di coloro che ieri hanno voluto commemorare le due vittime del terrorismo rosso resta accesa una favilla ad illuminare una cicatrice sul corpo sociale dell'Italia.
Il 16 aprile 1973, con il favore delle tenebre, alcune persone entrarono nel palazzo dove viveva la famiglia Mattei con diverse taniche di benzina. Essi cosparsero con il liquido infiammabile la porta dell'appartamento di casa Mattei: dopo pochi minuti divampò un incendio enorme a causa di un innesco artigianale. La famiglia numerosa, i genitori e sei figli, fu sorpresa dal fuoco nel sonno. I genitori e quattro figli riuscino a salvarsi, benché con grande difficoltà e al prezzo di ferite gravi. Non ci fu nulla da fare per Virgilio e Stefano, che non riuscirono a gettarsi dalla finestra per sfuggire alle fiamme. I corpi carbonizzati vennero trovati dai Vigili del Fuoco vicino alla finestra stretti in un abbraccio.
Per il “rogo di Primavalle” – così è ricordata la strage – furono condannati a 18 anni di carcere tre esponenti dell'organizzazione di sinistra Potere Operaio: reato di incendio doloso e duplice omicidio colposo, oltre che uso di esplosivo e materiale incendiario. La pena fu prescritta.
Ieri, come accade da 45 anni, le due vittime sono state ricordate in modo solenne. Nel pomeriggio c'è stato un corteo che si è snodato per le vie di Primavalle per giungere sotto le finestre del palazzo dove viveva la famiglia Mattei; in mattinata invece il ricordo istituzionale. “È importante tramandare la memoria di quegli anni e di questi morti innocenti. Bisogna sempre sottolineare con grande forza che il confronto politico non deve mai travalicare i limiti del rispetto e della democrazia”, ha detto il presidente del consiglio comunale di Roma, Marcello De Vito, intervenuto con la fascia tricolore, in rappresentanza del Campidoglio. Presenti i familiari, tra i quali Antonella e Giampaolo Mattei, che negli anni – come ricorda Il Secolo d'Italia – hanno promosso una intensa attività associativa per preservare la memoria dei loro fratelli. C'erano anche l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, Roberta Angelilli, Andrea Augello, Maurizio Gasparri e la consigliera regionale Chiara Colosimo, oltre agli alunni di due scuole: la media “Morosini” e il liceo “Vittoria Colonna”. Alle 18 il corteo al quale hanno partecipato, tra gli altri, il consigliere regionale Daniele Giannini (Lega) (già presidente dell'ex XVIII Municipio) e Stefano Oddo, consigliere municipale del XIV. Lo striscione che apriva il corteo recitava “Onore ai fratelli Mattei!” ed era firmato “I camerati”.