Pontina, sgominata la baby-gang del distributore: ordinanze cautelari per 3 minori rom

Rapine e minacce, furti di auto e denaro: era ormai divenuta un vero e proprio incubo la baby-gang operante sulla via Pontina, in zona Castel Romano, responsabile di una lunga catena di fatti criminosi messi in atto, a partire dal luglio scorso, in un distributore di carburante situato lungo la consolare. Una serie ricorrente che, assieme alle denunce sempre più frequenti da parte delle vittime, ha attivato il Commissariato di Spinaceto, il quale ha avviato un’indagine conclusa, dopo 7 mesi, con l’identificazione di un gruppo di tre ragazzini di etnia rom, tutti minorenni, probabilmente residenti nel vicino campo nomadi, nel quale ricevevano probabilmente aiuti e complicità nelle loro scorribande.

Azioni coordinate

Un’indagine ben più complessa di quanto s’immagini quella condotta dalle Forze dell’ordine: secondo quanto riportato, le operazioni della banda avvenivano in coincidenza dell’orario di chiusura dell’impianto, in modo rapido e coordinato e in un luogo piuttosto isolato, lontano dalle abitazioni e privo di posti indicati per l’appostamento da parte di una pattuglia. Il modus operandi era più o meno sempre lo stesso: i piccoli criminali fingevano di aiutare gli automobilisti nel rifornimento, per poi sottrarre il denaro, dileguandosi; altre volte, con azioni ben impostate, uno dei tre distraeva i proprietari delle vetture, mentre un altro si infilava rapidamente nell’auto, fuggendo con essa. La baby-gang faceva poi perdere le sue tracce all’interno della vicina baraccopoli.

Misure cautelari

Stando a quanto emerso dalle testimonianze, gli autori dei furti avrebbero in alcune occasioni messo in atto delle minacce (spesso con un coltello) e, in altri casi, delle vere e proprie aggressioni nei confronti delle loro vittime. Alla fine, però, il percorso di indagine ha portato a dei risultati: i tre sono infatti stati identificati dagli agenti di polizia del Commissariato guidato da Simone Macrì. La banda si componeva di tre adolescenti, due di 15 anni e uno di 13. Sono state emesse verso di loro delle ordinanze cautelari, le quali hanno portato all’arresto di uno dei due quindicenni, considerato il leader del gruppo e, in generale, il coordinatore delle loro organizzate azioni criminose.