Ostia, abbandona il figlio in auto per andare alle slot: condannato a 3 anni e 4 mesi

Si è conclusa con una condanna a 3 anni e 4 mesi di reclusione la vicenda del 33enne di Ostia che, nella notte tra il 7 e l’8 gennaio scorsi, aveva lasciato il figlio, di appena tre anni, all’interno della sua automobile per recarsi in una sala slot del litorale romano. Inutile la difesa approntata dal legale dell’uomo, il quale, durante l’udienza di convalida dell’arresto, si è giustificato dichiarando come si fosse recato nella sala da gioco per salutare un conoscente, e di essersi intrattenuto alle slot per non più di quindici minuti: i giudici del Tribunale monocratico di Roma hanno confermato la condanna di detenzione in carcere.

Il piccolo era stato lasciato sul sedile posteriore dell’auto, senza soprabito e con indosso solo una tuta di cotone, pur con temperature estremamente rigide, di alcuni gradi inferiore allo zero (4, secondo quanto riportato). Il lunotto della vettura, peraltro, era stato danneggiato in precedenza e, in quel momento, era protetto esclusivamente da un pezzo di cellophane. A notare il bambino, intento a muoversi sui sedili nel tentativo di riscaldarsi, è stato un passante, il quale ha immediatamente allertato i Carabinieri della Compagnia di Ostia, tempestivamente intervenuti sul posto. I militari, dopo aver visto il bambino gesticolare, sono riusciti a sbloccare le sicure dell’automobile e, una volta recuperato, lo hanno avvolto in alcuni giacconi, facendolo poi salire sulla loro volante opportunamente riscaldata.

Contrariamente a quanto dichiarato dal padre, il piccolo sarebbe rimasto in quelle condizioni per circa un paio d’ore. L’uomo (padre di 4 figli) è stato rintracciato dopo un’ora, intento a giocare al video-poker. A collaborare con gli agenti, è stato lo stesso figlio del 33enne, residente a Ostia ma originario di Vibo Valentia, il quale è stato subito accusato di abbandono di minore. Il bimbo, non ha fortunatamente subito conseguenze e, dopo una visita di controllo in ospedale, è stato riaffidato a sua madre, la quale non ne aveva più notizie dalla sera precedente.