Nuovo sfregio al ricordo della scorta di Moro

Nuovo sfregio alla memoria della scorta di Aldo Moro, caduta sotto i colpi delle Brigate Rosse la mattina del 16 marzo 1978. A pochi giorni dalla commemorazione della strage, in via Fani il nuovo monumento è stato imbrattato con la scritta di colore rosso “B R“, realizzata la scorsa notte con vernice spray. 

Indagini

A notare lo sfregio è stata la pattuglia dei Carabinieri della stazione Roma Montemario che stava pattugliando la strada. Gli stessi militari stanno effettuando rilievi e indagini per risalire ai responsabili. E' la seconda volta in poco più di un mese che la memoria della scorta di Moro viene insultato. Lo scorso 21 febbraio il vecchio monumento era stato imbrattato con una svastica accompaganto dalla scritta “A morte le guardie

Condanna

Significative le parole del presidente della Commissione d'inchiesta sul caso Moro, Beppe Fioroni: “Il ripetuto oltraggio ai martiri di via Fani nel luogo che ha visto il rapimento di Aldo Moro non è solo gravissimo ma assai inquietante. Non si può derubricare come qualcosa di poco conto, non si può sottovalutare. Tanti fermenti scuotono il nostro Paese, aggravati da una complessa situazione internazionale. L'Italia, come più del passato, deve rispondere con forza ed efficacia ad ogni tentativo di riaprire una stagione definitivamente archiviata”. Per Emanuele Fiano (Pd): “Una mano criminale ha imbrattato il monumento che ricorda le vittime dell'agguato di via Fani. Gesti scellerati che seguono parole irresponsabili pronunciate contro le vittime di una stagione di lutto e dolore. Imbrattare i nomi delle vittime è un crimine contro la memoria del Paese che oggi come allora respinge il terrorismo, difende la democrazia e non intende dare spazio a chi non ha dimostrato né un ravvedimento umano per il male fatto, né la consapevolezza dei danni arrecati all'Italia. Chi di dovere accerti e punisca i responsabili. Alle forze democratiche il compito di non dare spazio a chi vorrebbe riportare indietro le lancette della storia”.