Franceschini chiude: “La salma non riposerà al Pantheon”

No, la salma di Vittorio Emanauele III non sarà ospitata nel Pantheon. Un punto, questo, sul quale il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini e la sindaca Virginia Raggi sono stati categorici: “La sepoltura al Santuario di Vicoforte è la chiusura definitiva della vicenda, non ne apre una nuova. Del resto sono la storia e la memoria a impedire anche solo di prendere in considerazione l'ipotesi di una sepoltura al Pantheon”. Rispedito al mittente, dunque, l'appello di Emanuele Filiberto di Savoia alla traslazione dei resti dei suoi bisnonni presso la basilica di Santa Maria ad Martyres: il diniego del ministro, di fatto, chiude qui la contesa sul discusso rientro in Italia della salma del penultimo re d'Italia, la cui figura resta indelebilmente segnata dal ruolo giocato nell'ascesa del fascismo e con la firma delle leggi razziali: “Un Paese maturo e democratico – aveva spiegato Pietro Grasso – deve saper fare i conti con il proprio passato. Le responsabilità prima, durante e dopo l'avvento del fascismo, così come la firma delle vergognose leggi razziali, non consentono alcun revisionismo”.

La polemica

Insomma, a dispetto di quanto accaduto a suo padre e suo nonno, sovrani prima di lui, a Vittorio Emanuele III sarà negata la sepoltura nel Pantheon, ponendo fine a una questione che ha fatto parecchio discutere nelle ultime ore. A sottoscrivere il diniego era stata, per l'appunto, anche la sindaca Raggi la quale aveva spiegato che “fortunatamente la monarchia fa parte del passato di questa Repubblica. Ritengo inopportuno che la salma di Vittorio Emanuele III venga trasferita al Pantheon”. Del resto, anche la dichiarazione del pronipote rilasciata in seguito alla preghiera svolta nella cappella di San Bernardo a Vicoforte, è suonata più come una constatazione che un augurio vero e proprio, tant'è che lo stesso Emanuele Filiberto aveva premesso come questo non fosse il momento per fare polemiche. E' anche vero, però, che il noto personaggio aveva altresì sottolineato come la sua famiglia fossei in possesso di “un documento del rettore del Phanteon” che, a quanto pare, autorizzerebbe la sepoltura.

D'Alema: “Chiarire il rientro con volo di stato”

Al momento, però, le parole lapidarie di Franceschi, Raggi e Grasso sembrano precludere ogni possibilità. D'altronde anche il rientro con volo di stato non ha mancato di creare polemiche: “Vittorio Emanuele III è stato corresponsabile del fascismo – ha spiegato Massimo D'Alema ad 'Agorà' – e quindi condivido il sentimento di ripulsa delle comunità ebraiche e dell'Anpi. Trovo che il rientro con volo di Stato sia un episodio sgradevole da chiarire in Parlamento”.