Zelensky: “Cinquecento bambini uccisi dall’inizio della guerra”

Il presidente ucraino ha rivelato lo sconcertante dato a seguito della morte di una bimba di due anni nel bombardamento su Dnipro

Volodymyr Zelensky
foto Ufficio Stampa Presidenza Consiglio Ministri/Image nella foto: Volodymyr Zelensky

Almeno 500 bambini uccisi dall’inizio della guerra. Un numero agghiacciante, rivelato dal presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, a seguito del ritrovamento del corpo di una bambina di due anni tra i resti di un edificio della città di Dnipro, distrutto dai bombardamenti russi.

Bambini vittime, il bilancio di Zelensky

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che la guerra scatenata dalla Russia, giunta al sedicesimo mese, “ha ucciso almeno 500 bambini ucraini”. Zelensky – scrive il Guardian – ha fornito tale numero ore dopo che i soccorritori ucraini hanno trovato il corpo di una bambina di due anni morta nel raid russo a Dnipro. “Molti di loro sarebbero potuti diventare famosi studiosi, artisti, campioni sportivi, contribuendo alla storia dell’Ucraina”, ha aggiunto, precisando che è impossibile stabilire il numero esatto di bambini vittime a causa delle ostilità in corso e perché alcune aree sono sotto l’occupazione russa.

L’esercito russo ha dichiarato di aver colpito aeroporti militari ucraini con armi a lungo raggio durante la notte, dopo che Kiev aveva affermato che Mosca aveva colpito una base aerea nella parte centrale del Paese. “Stanotte, le forze armate della Federazione Russa hanno effettuato un attacco con armi a lancio aereo di precisione a lungo raggio contro obiettivi nemici negli aeroporti militari”, ha dichiarato l’esercito russo in una nota.

L’attacco su Kiev

Le difese aeree ucraine hanno distrutto tutti i missili e i droni che la Russia ha lanciato contro Kiev la notte scorsa: lo ha reso noto su Telegram il capo dell’amministrazione militare della capitale ucraina, Serhii Popko, come riporta il Kyiv Independent. Tutti i missili e i droni diretti a Kiev sono stati intercettati nella “lontana periferia” della città, ha precisato Popko aggiungendo che i russi hanno lanciato l’attacco dai bombardieri strategici Tu-95MS nella regione del Caspio. “Secondo le informazioni preliminari, nessun bersaglio aereo ha raggiunto la capitale. Tutto ciò che si stava dirigendo verso la città è stato distrutto dalla difesa aerea nella lontana periferia. Per la seconda notte consecutiva, la gente di Kiev non ha sentito le esplosioni sopra le loro teste”, ha sottolineato Popko.

La (possibile) controffensiva

“I piani amano il silenzio. Non ci sarà alcun annuncio dell’inizio”: lo scrive oggi su Telegram la viceministra della Difesa ucraina, Hanna Malyar, riferendosi all’attesa controffensiva di Kiev. Il messaggio è accompagnato da un video in cui diversi soldati invitano al silenzio con l’indice sulle labbra. Il messaggio segue l’intervista di ieri di Volodymyr Zelensky al Wall Street Journal, in cui il presidente ucraino dichiarava che il Paese è pronto a lanciare la controffensiva.

La situazione a Bolgorod

Più di 4.000 residenti della regione russa di Belgorod sono stati trasferiti in centri di accoglienza: lo ha reso noto su Telegram il governatore della regione, Vyacheslav Gladkov. “Ad oggi abbiamo più di 4mila persone nei centri di accoglienza temporanea. Si sta fornendo tutta l’assistenza necessaria”, ha scritto Gladkov.

“La notte è stata piuttosto turbolenta nella regione di Belgorod. Sono stati bombardati i distretti e i quartieri di Shebekinsky e Volokonovsky. Ci sono danni ingenti. Non ci sono informazioni sulle vittime”: lo ha riferito su Telegram il governatore della regione russa di Belgorod, Vyacheslav Gladkov.

Fonte: Ansa