Primo piano

Usa, nuovo monito a Israele: “Basta vittime civili a Gaza”

Gli Stati Uniti si dicono ottimisti sui colloqui per il rilascio degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas. Tuttavia, resta il monito già lanciato a Israele, ribadito dal portavoce per la sicurezza nazionale americana, John Kirby: “Basta vittime civili a Gaza”. Il tutto anche nell’ottica del diritto di Israele a difendersi, anch’esso ribadito dagli Usa. I quali, nel frattempo, inquadrano nuovamente gli Houthi tra i gruppi terroristici.

Il monito degli Usa

La Casa Bianca dice “ottimista” riguardo agli ultimi colloqui per rilascio degli ostaggi di Hamas. Lo ha riferito il portavoce per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa. “Non voglio dire troppo pubblicamente visto che i colloqui sono in corso, ma speriamo che possano dare i loro frutti, e presto”. Lo ha sottolineato il funzionario della Casa Bianca. “Israele ha il diritto di difendersi ma non vogliamo vedere più vittime civili a Gaza“, ha detto Kirby.

Ribelli Houthi fra i terroristi

Gli Stati Uniti hanno deciso di reinserire i ribelli Houthi dello Yemen nella lista delle organizzazioni terroristiche. Lo riferiscono due fonti informate all’Associate Press. Designati come gruppo terrorista durante la presidenza di Donald Trump, gli Houthi erano stati rimossi dalla stessa lista dal presidente Joe Biden nel 2021, per consentire l’ingresso di aiuti umanitari in Yemen.

Verso una missione nel Mar Rosso

Tra i 27 Paesi membri dell’Ue sembra esserci “un ampio consenso” sulla necessità di agire “in modo rapido e pragmatico” per garantire la navigazione nel Mar Rosso e contrastare gli Houthi, creando una missione Ue. Lo assicura una fonte diplomatica all’ANSA.

Ora si chiederà al Gruppo Politico-Militare di fornire le sue “raccomandazioni” e al Comitato militare dell’Ue di fornire “al più presto” le indicazioni militari sul concetto di gestione della crisi. In mattinata è stata infatti affrontata al Comitato di Politica e Sicurezza (Cops) la possibilità di lanciare una missione Ue nell’area. Ed è stata “espressa la volontà” di procedere con la proposta del Servizio di Azione Esterna di creare una missione sulla base della già esistente Agenor – a guida francese – e con un’area di operazioni “dal Golfo e dallo Stretto di Hormuz al Mar Rosso”.

Chi è Agenor

Agenor è il ramo militare della più ampia ‘Emasoh (European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz), avviato il 20 gennaio 2020 con una dichiarazione di sostegno europea congiunta ed è pienamente operativo dal 25 febbraio 2020. Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia e Portogallo partecipano attualmente all’operazione. La European Maritime Awareness in the Strait of Hormuz “mira a garantire un ambiente di navigazione sicuro, a contribuire alla de-escalation delle tensioni e a facilitare un dialogo regionale inclusivo nello Stretto di Hormuz”, si legge sul sito della missione.

Fonte: Ansa

redazione

Recent Posts

La spiritualità di San Epifanio di Costanza di Cipro

San Epifanio di Costanza di Cipro, Eleuteropoli (Palestina), 315 ca.- Mar Mediterraneo, 403. Proviene da…

12 Maggio 2024

Caritas, solidarietà a tavola

Mobilitazione solidale a sostegno della Caritas. Si terrà il 18 maggio la seconda edizione della…

12 Maggio 2024

“Un modello da seguire e valorizzare”. Sostegno alle famiglie

A sostegno delle mamme e dei bambini. “Il grado di progresso di una civiltà si…

12 Maggio 2024

Giornata dell’Infermiere: l’importanza di questa professione

"Nutriamo la salute": è questo lo slogan scelto dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche per…

12 Maggio 2024

Il significato dell’Ascensione di Cristo

Oggi festeggiamo la salita al Cielo di Gesù, quando due uomini in vesti bianche invitano…

12 Maggio 2024

L’Ascensione, festa della missione

Stiamo celebrando il “mistero pasquale” che comprende cinque momenti culminanti della vita del Signore: Passione,…

12 Maggio 2024