Il 3 ottobre, poco prima delle 20, un autobus ha sfondato il parapetto di un cavalcavia a Mestre ed è precipitato per circa 10 metri. Il bilancio parla di 21 vittime e 15 feriti. La carcassa del pullman è stata rimossa verso le 5 del mattino. Nello schianto è deceduto l’autista del mezzo. Non sono chiare le cause che hanno portato alla tragedia, si ipotizza un malore del conducente.
E’ stata rimossa verso le 5 del mattino la carcassa del pullman precipitato ieri sera sotto il cavalcavia di Mestre, nel quale sono morte 21 persone, di cui due bambini, e 15 sono rimaste ferite. Di queste, 5 sono in gravi condizioni. I feriti si trovano negli ospedali di Mestre, Treviso, Padova, Mirano e Dolo. Anche l’autista del mezzo, trevigiano, 40 anni, è morto nello schianto. Sotto shock i suoi colleghi, che lo definiscono un conducente esperto, che svolgeva l’attività da 7 anni. L’uomo aveva postato l’ultimo messaggio su Facebook ieri sera, alle 18.30, un’ora e mezza prima della tragedia: “Shuttle to Venice” (navetta per Venezia) aveva scritto, geolocalizzandosi davanti allo “Hu Camping Town” di Marghera, dove alloggiavano i turisti del pullman. Era dipendente della Martini Bus, che aveva noleggiato il mezzo alla società La Linea, con una quale aveva un contratto per il trasporto dei turisti a Venezia. La Procura di Venezia ha aperto un fascicolo di inchiesta sulla strage.
Tra le ipotesi che si stanno vagliando sulle cause dell’incidente c’è quella di un malore dell’autista. “L’autobus era nuovo e lui era bravo” sostiene Massimo Fiorese, amministratore delegato de La Linea. Un video diffuso sembra suffragare l’ipotesi di un malore: “Si vede il pullman, un mezzo molto pesante perché elettrico – dice Fiorese – poco prima di cadere dal cavalcavia. Il mezzo arriva, rallenta, frena. È quasi fermo quando sfonda il guard rail”.
Ci sono due bambini – un neonato di pochi mesi, e un 12enne – ed anche una ragazza minorenne tra le 21 vittime dell’incidente del pullman avvenuto a Mestre. Lo riferisce all’ANSA Paolo Rosi, coordinatore del Suem 118 Veneto. Non ci sono stati nuovi decessi nlella notte tra i 15 feriti portati negli ospedali della regione. Quattro di essi, in terapia intensiva, non sono ancora stati identificati. Tra le 21 vittime, sono 7 quelle che hanno già un nome certo. Oltre a queste c’è una donna austriaca che si ritiene sia la mamma di due bambine, di 13 e 3 anni, ricoverate a Treviso, in condizioni non gravi.
Tra le persone che si trovavano ieri sera a bordo del bus precipitato dal cavalcavia di Mestre e ricoverate all’ospedale di Treviso, ci sono quattro adulti e due fratellini tedeschi di 7 e 13 anni. Questi ultimi hanno entrambi riportato fratture del femore e traumi lombari, sono stati operati durante la notte e adesso sono giudicati fuori pericolo. Sono supportati dal servizio psicologico data la perdita di entrambi i genitori. Tra gli adulti trasportati c’è una donna spagnola con ustioni sul 60% del corpo, trasferita in seguito al centro specializzato di Padova. Gli altri sono ancora due spagnoli ed un ucraino, tutti con fratture costali e vertebrali; si trovano nel reparto di terapia intensiva, in prognosi riservata.
Fonte Ansa
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