Alta tensione a Napoli, folla in strada contro il coprifuoco

In centinaia protestano nella prima notte di blocco. Fumogeni e petardi contro la sede della Regione. La Polizia lancia lacrimogeni

Cittadini in rivolta contro il coprifuoco e contro lo spettro del lockdown. Serata di tensione a Napoli, dove  centinaia di persone (la gran parte con mascherine) sono scese in piazza davanti la sede della Regione per protestare contro il governatore Vincenzo De Luca e la prospettiva di nuove chiusure. Il tutto in quella che è, o meglio dovrebbe essere, la prima sera di coprifuoco notturno. Scene di vera e propria guerriglia urbana quelle che si sono materializzate in Via Santa Lucia, giusto davanti al palazzo della Regione, dove i manifestanti, molti dei quali a volto coperto, hanno lanciato petardi e fumogeni contro la sede regionale, ricevendo in risposta lacrimogeni da parte della Polizia. Un altro gruppo di dimostranti si è condensato nel centro storico, attorno all’Università orientale, paralizzando il traffico una mezz’ora prima del blocco.

Napoli, la marcia contro il lockdown

“Tu ci chiudi, tu ci paghi” è lo slogan che campeggia in apertura del corteo. Affiancato da un “Contro De Luca” che, più in generale, parla di un dissenso contro le ultime misure della Regione. La quale, dopo aver chiuso le scuole e applicato il coprifuoco per contenere i contagi da coronavirus, ha fatto sapere tramite il suo governatore di voler procedere a brevissimo con un lockdown. “A salute è a prima cosa ma senza soldi non si cantano messe”. Altro striscione, altro dissenso che si concretizza in una protesta di massa. Largo San Giovanni Maggiore diventa luogo di ritrovo per i napoletani, ma non per la movida. Sul piatto della bilancia c’è la disputa più atroce: salute o futuro. Che ora esplode in tensione massima: diverse frange di manifestanti si stanno muovendo autonomamente, alcune avrebbero rovesciato cassonetti e distrutto transenne.