Tragedia del silos, morto anche il secondo fratello

Francesco Genneri, 25 anni, è la seconda vittima dell'incidente dopo suo fratello Davide. I due erano rimasti intossicati da un'esalazione del trituro di mais nell'azienda di famiglia del Cuneese

Ha lottato per due giorni fra la vita e la morte, così come aveva lottato nel silos assieme suo fratello. Non ce l’ha fatta Francesco Gennero, 25enne di Cavallermaggiore (Cuneo) e seconda vittima dell’incidente sul lavoro costato già la vita al più giovane Davide, di appena 22 anni. I due ragazzi erano rimasti vittima di un’esalazione letale fuoriuscita dal gas del triturato di mais, che li aveva investiti durante il loro lavoro nell’azienda di famiglia. Il giovane operaio, dopo aver trascorso gli ultimi tre giorni in coma irreversibile, è deceduto senza mai riprendere conoscenza. Si attende ora il parere legale della commissione medica per la dichiarazione di morte.

La tragedia del silos

Francesco si trovava sul bordo del silos al momento dell’incidente. Dopo essere stato investito dall’esalazione di gas, nel tentativo di aiutare il fratello minore (rimasto però immediatamente vittima dei fumi tossici) era precipitato da circa 40 metri di altezza. Davide aveva perso immediatamente conoscenza ed era morto poco dopo fra le braccia di suo padre Claudio, che lo aveva tirato fuori dal silos assieme al fratello cercando di rianimarlo. Inutili anche i tentativi dei soccorsi, sopraggiunti poco dopo. La speranza era che almeno Francesco, inizialmente sopravvissuto all’ondata tossica e alla caduta, potesse salvarsi. Tuttavia, il lungo tempo trascorso senza respirare (quasi 40 minuti) avevano da subito fatto presagire il peggio e le condizioni era da subito apparse gravissime. Nelle ore intercorse dall’incidente, Francesco non aveva mai dato segnali di ripresa.

Il cordoglio

Una tragedia che ha devastato la famiglia Gennero ma che ha profondamente colpito anche il paesino del Cuneese, dove i fratelli e i loro genitori sono molto conosciuti. Alla famiglia, che comprende altri tre figli, impegnati anch’essi nell’azienda agricola, è giunta la solidarietà di tutta la cittadinanza e delle istituzioni, con il sindaco Sannazzaro che ha dichiarato il lutto cittadino per il giorno dei funerali.