Sicurezza sul lavoro, raggiunta intesa tra Draghi e i sindacati

Tra gli interventi delineati, l'accelerazione dell'assunzione di oltre duemila ispettori, sanzioni più severe e una banche dati per gli infortuni

Intesa tra governo e sindacati in materia di tutela della sicurezza e della salute sul lavoro. Nel corso dell’incontro “molto utile per fissare un metodo di lavoro“, come ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, che si è tenuto a Palazzo Chigi sarebbe stata individuata una serie di interventi realizzabili in tempi brevi. Non è stato affrontato il tema del salario minimo, mentre i rappresentati dei lavoratori hanno sottoposto all’attenzione del governo il tema della scadenza del blocco dei licenziamenti nei settori tessile, del commercio, dei servizi e del turismo, fissata al 31 ottobre. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando, che ha partecipato insieme al ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, ha definito l’incontro “particolarmente utile, proficuo e concreto”.

Gli interventi

Fissato un metodo di lavoro e raggiunta un’intesa in materia di sicurezza e salute sul lavoro, con interventi riguardo prevenzione e formazione, una banca dati unica per gli infortuni e ma anche per le sanzioni, e un’accelerazione per l’assunzione di oltre duemila ispettori.

Sbarra

“C’è questa disponibilità a lavorare da subito sull’incrocio delle banche dati per mettere insieme sinergie, competenze, esperienze finalizzate alla gestione di questo fenomeno. Nasce una banca dati nazionale che agevolerà il compito del governo e dell’ispettorato del lavoro, delle Regioni, di Inail, delle Asl”, ha detto il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra dopo l’incontro tra governo e sindacati. Entrambe le parti condividono la necessità “di lavorare per costruire una strategia nazionale di contrasto agli incidenti sui luoghi di lavoro, alle malattie professionali e agli infortuni, questa lunga scia di sangue che porta ogni anno via quasi 1.600 persone”, ha aggiunto Sbarra. Il segretario generale Cisl ha registrato “una forte disponibilità del governo ad accelerare le procedure di reclutamento di 2.300 ispettori, tecnici, ingegneri per rafforzare l’esercito da impegnare sul territorio e nei luoghi di lavoro con l’obiettivo di rafforzare ispezioni, verifiche, controlli”, definendola “un segnale importante”.

Non solo, Sbarra inoltre sottolinea “un impegno forte per concentrare risorse e investimenti sulla formazione e la prevenzione, per sostenere un’autentica cultura della sicurezza nei luoghi di lavoro” e infine “la volontà del governo di dare seguito a sanzioni ancora più pesanti come la sospensione dell’attività lavorativa dove si registrano evidenti violazioni alle norme nazionali e locali su salute e sicurezza”.

Landini

Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini al termine dell’incontro a Palazzo Chigi ha aggiunto che di salario minimo “non se ne è parlato” e in seconda battuta “abbiamo posto al governo il tema della verifica dell’intesa sul blocco dei licenziamenti, siccome non siamo ancora in presenza della riforma degli ammortizzatori sociali, è necessario mettere a disposizione altre settimane di cig Covid e di prorogare il vincolo”.

“Incontro proficuo”

“Si sono individuati alcuni interventi di breve e medio periodo” sulla sicurezza sul lavoro, ha detto il ministro Orlando dopo l’incontro che ha definito “particolarmente utile, proficuo e concreto”. Per Orlando è sì “importante l’oggetto” di cui si è parlato, “ma anche il metodo sul quale proseguiremo. C’è accordo a lavorare in questa direzione”.