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Pesaro, ubriaco aggredisce gli infermieri del pronto soccorso

Cinque infermieri sono stati aggrediti da un ventitreenne del posto che si era presentato al pronto soccorso dell’ospedale di Pesaro poco prima delle 20:00 di ieri sera, in stato di ubriachezza. Non era bastata la leggera sedazione somministratagli una prima volta, perché passato l’effetto il giovane ha poi di nuovo aggredito il personale sanitario, fino all’intervento delle forze dell’ordine.

Cosa è successo

Una volta entrato in pronto soccorso, dopo i primi accertamenti del caso, il ragazzo avrebbe dato in escandescenze prima contro un’infermiera, per poi aggredire un altro sanitario, riferisce in una nota l’Azienda ospedaliera Marche Nord, che, colpito, cadendo a terra si è fratturato una spalla. Sono dovuti intervenire altri operatori e il direttore del pronto soccorso, mentre il reparto era gremito di persone, circa una trentina in attesa di assistenza.

Sedato una prima volta, dopo essersi ripreso il ventitreenne ha di nuovo aggredito il personale, tanto da dover rendersi necessario l’intervento delle forze dell’ordine. Il giovane è stato poi pesantemente sedato e deve ancora svegliarsi. L’aggressione ha coinvolto cinque infermieri.

La nota della Direzione

La Direzione dell’Azienda ospedaliera esprime con una nota la propria “vicinanza a tutto il personale coinvolto, rimarcando il forte senso di dedizione e lo spirito di abnegazione con cui ha affrontato, anche in questo caso, la difficile situazione”. “Gli infermieri coinvolti nell’aggressione hanno continuato a svolgere il proprio turno di lavoro e questo – riferisce – ci rende orgogliosi della grande squadra di professionisti che ogni giorno, nel silenzio, persegue il proprio dovere con passione e competenza”.

Le iniziative

Dopo l’aggressione, l’azienda ha intraprese “opportune iniziative presso l’attività giudiziaria competente“. Intanto per domani gli operatori hanno indetto un flash mob per dire basta alle violenze nei loro confronti, mobilitazione anche dei sindacati di categoria che non accettano più “l’abbandono dei pronto soccorso alla mercé di violenti e ubriachi”.

Lorenzo Cipolla

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