La Lazio torna in quota

Battuta l’Atalanta all’Olimpico in un saliscendi di emozioni e gol (3-2). La Roma supera 4-1 il Cagliari: ancora decisivo Lukaku

Lazio Atalanta
Foto © Antonello Sammarco/Image Sport

La Lazio scappa nei primi dieci minuti, un uno-due pazzesco, (autorete di De Ketelaere e Castellanos) poi l’Atalanta si riprende, accorcia con Ederson e fa pari con Kolasinac. Nel finale, i cambi danno ragione a Sarri e proprio il neo entrato Vecino, ancora lui, fulmina alle spalle di Musso il definitivo 3-2 per la Lazio.

In campo Castellanos e Scamacca

Tante novità nelle due formazioni, con Sarri che in difesa concede spazio a Casale e Marusic, mentre davanti c’è Castellanos al centro del tridente offensivo, con Anderson e Zaccagni ai lati. Nell’Atalanta, Gasperini lanca Scamacca accanto a De Ketelaere, tenendo fuori Lookman e Koopmeiners, con Pasalic a ridosso dei due attaccanti.

Tanta Lazio in avvio: 2-1 all’intervallo

Parte forte la squadra di casa che sorprende l’Atalanta sul ritmo. Bastano cinque minuti agli uomini di Sarri per trovare il vantaggio. Angolo di Luis Alberto, palla che attraversa tutto lo specchio della porta per arrivare nella disponibilità di De Ketelaere che tocca in maniera maldestra infilando alle spalle del proprio portiere. Il raddoppio dopo qualche giro di lancette con la percussione di Felipe Anderson che mette in mezzo un pallone al bacio che Castellanos deve solo appoggiare in rete: 2-0 dopo dieci minuti. Lazio che si esalta, Dea che rischia il crollo, bravo Musso a chiudere su Casale e salvare il possibile 3-0.

Dopo tanta foga iniziale, la Lazio concede qualcosa, abbassa il ritmo e torna a vedersi l’Atalanta che guadagna campo e comincia a spingere con decisione nella metà campo biancoceleste. Pasalic ha la palla buona di testa, ma questa sfila di poco fuori. Dai e dai, il gol bergamasco arriva. Ruggeri scappa a sinistra e la mette in mezzo dove svetta la testa di Ederson che incorna di giustezza e fissa il punteggio sul 2-1.

La riprende Kolasinac

Comincia arrembante l’Atalanta che comincia a pressare alto per togliere fiato ai biancocelesti. Gasperini lascia negli spogliatoi Pasalic per inserire Koopmeiners. De Ketelaere e Ruggeri si divorano la palla del pari nella stessa azione. Bravo il belga ad accelerare dopo aver mandato al bar due avversari, provedel respinge la conclusione, palla che arriva nella disponibilità di Ruggeri, ma conclusione da dimenticare. Adesso è un’altra Atalanta e la Lazio soffre, tanto che Sarri la modella: fuori Luis Alberto e Zaccagni, dentro Vecino e Pedro.

Ma è l’Atalanta a fare la partita: De Ketelaere trova l’imbucata per Scamacca che si fa ipnotizzare da Provedel, ma gioco fermo per posizione di fuorigioco. Gasperini richiama Scamacca e inserisce Lookman e la Dea cambia marcia. Lazio in affanno e tutta racchiusa nella propria metà campo. La Dea insiste e trova il pari con un perfetto stacco aereo di Kolasinac che sovrasta Marusic e infila sotto il sette: 2-2 e tutto da rifare.

La decide Vecino

Lazio stordita, dentro Kamada per Guendouzi, poi cambia anche Gasperini che inserisce il fresco Muriel al posto di De Ketelaere. Il colombiano sfonda subito con regolarità e manda in affanno la retroguardia laziale. Parte finale di una partita dai due volti, ed ancora tutta da scrivere. Rivede qualcosa anche Sarri che richiama Felipe Anderson e Rovella, dentro Cataldi e Isaksen che regala nuovo smalto alla squadra di casa. Che prova a sfondare e lo ha con regolarità ancora una volta con Vecino. Centro di Marusic, sponda di testa di Castellanos e gran gol in acrobazia dell’ex Inter che fa 3-2 a sette dalla fine. È il gol che chiude la partita che regala alla Lazio tre punti d’oro: biancoceleste che salgono a quota 10, agganciando il Sassuolo al dodicesimo posto, mentre la Dea resta al sesto posto con 13 punti.

La Roma cala il poker a Cagliari

Pomeriggio con sentimento per i giallorossi che passano imperiosi alla Unipol Domus Arena, battendo il Cagliari per 4-1 maturato per effetto della doppietta di Lukaku e dei gol di Aouar e Belotti, mentre i sardi sono andati in gol con Nandez a tre minuti dalla fine su calcio di rigore. Ad intristire i sentimenti giallorossi, l’infortunio occorso a Dybala costretto ad uscire prima dell’intervallo dopo un contrasto duro con Prati. L’argentino, uscito in lacrime dal campo, sarà sottoposto domani agli esami strumentali per accertare l’entità dell’infortunio.