Istat: città italiane sempre più “anziane”

Quasi una persona su quattro (il 23,4%) tra i residenti nelle città metropolitane è over65 anni, rileva l'Istat. I centenari cresciuti di 7 volte in 30 anni

Foto di Wolfgang Eckert da Pixabay

Quasi una persona su quattro (il 23,4%) tra i residenti nelle città metropolitane ha almeno 65 anni. Lo rivela un rapporto dell’Istat che misura l’invecchiamento nelle città metropolitane e nei rispettivi contesti urbani.

Genova-Napoli

L’incidenza degli anziani è più elevata nelle città del Nord e minore in quelle del Sud, ad eccezione di Messina e Cagliari. Genova ha la maggiore quota di anziani (29,1%) e Napoli quella minore (quasi il 20%). Fra i territori metropolitani, l’incremento di questa fascia di popolazione nell’arco dell’ultimo trentennio è maggiore a Cagliari (+15 punti percentuali), seguita da Bari, Torino e Venezia. Secondo lo studio, poi, gli anziani residenti nelle 14 città metropolitane sono 5 milioni, più di un terzo del totale italiano, con una prevalenza della componente femminile: 56,6% donne e 43,4% uomini. Gli over 65 vivono prevalentemente nei contesti più urbanizzati: il 45% nei comuni capoluogo, quasi un terzo distribuiti tra prima e seconda cintura urbana e il restante 24% nella corona più esterna dell’area.

“Giovani anziani” e “grandi anziani”

Quasi la metà degli over 65 appartiene alla classe 65-74 anni (che oggi si potrebbero definire “giovani anziani”) mentre trent’anni fa gli stessi rappresentavano il 59% della popolazione ultrasessantacinquenne. L’allungamento della vita media ha implicato l’aumento di quel segmento di popolazione dei “grandi anziani” (85 anni e più), che risultano quasi raddoppiati nel complesso delle città metropolitane (da 8,3% nel 1993 al 16% nel 2023, in linea con la media nazionale), con uno sbilanciamento di genere a favore delle donne nelle età molto avanzate.

I centenari

I centenari nelle città metropolitane, poi, sono 7.583 (il 35% del totale italiano) di cui l’82,4% è costituito da donne, valore record, così come a livello nazionale. Complessivamente questa fascia di popolazione è cresciuta in maniera consistente nell’ultimo trentennio, più di 7 volte rispetto al 1993, quando il contingente ammontava a 1.040 centenari. Le previsioni demografiche – sottolinea l’Istat – confermano come l’invecchiamento della popolazione proseguirà il suo percorso di rafforzamento, evidente anche in molti paesi dell’Unione Europea.

Oltre uno su quattro

Nel 2031 l’importanza relativa della popolazione di 65 anni e oltre raggiungerà nelle città metropolitane il 27,3% della popolazione totale, poco più di un cittadino su quattro. L’incremento maggiore della quota di anziani si avrà nella città metropolitana “più giovane”, ossia Napoli (+19,5%). Al 31 dicembre 2021 – conclude l’Istat – vivono in convivenza 10 anziani ogni 1.000 abitanti. Nelle città metropolitane, oltre la metà di loro è accolta presso strutture assistenziali specializzate (ospizi, case di riposo per adulti non autosufficienti) e il 36% nelle convivenze ecclesiastiche.

Fonte Ansa