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In fiamme l’isola greca di Evia, evacuati tre villaggi

Sesto giorno di incendi sull’isola di Evia, a est di Atene, dove “non è rimasto più niente”, avrebbero detto gli abitanti, tra chi ha lasciato la propria abitazione e chi è andato via di lì. Anche in Grecia, come in Italia, diverse zone del Paese – Attica e Peloponneso – sono colpite dai roghi più devastanti degli ultimi tre decenni, sulle cui cause le attività elleniche indagano, procedendo ad arrestare alcune persone sospettate di aver appiccato gli incendi. Oltre ai pompieri, anche l’esercito è stato dispiegato nella lotta contro il fuoco e aiuti sono arrivati da Paesi esteri, come la Francia. Dal mondo dello sport arriva un gesto di solidarietà, la nazionale greca di pallanuoto donerà alle vittime degli incendi metà del premio in denaro per la partecipazione alle Olimpiadi giapponesi.

Le evacuazioni

Sono migliaia sia gli ettari di bosco distrutti dagli incendi che divampano ormai dal 3 agosto che le persone evacuate dalla guardia costiera greca. Le autorità continuano ad invitare la popolazione a mettersi in salvo abbandonando le proprie case e tre villaggi, ancora minacciati dalla fiamme, sono già stati fatti evacuare. In due notti, quelle tra venerdì e sabato e  tra sabato e domenica, circa 1.083 persone sono state trasportate via da Evia, perché i roghi impedivano di fuggire in altro modo. Secondo quanto riporta l’agenzia di stampa Ana-Mpa, anche i residenti di Gouves, Artemisio, Kastri, Vouliki e Pefki i residenti sono stati invitati lasciare le proprie abitazioni. Il primo cittadino di Istiea Yiannis Kontzias ha chiesto più mezzi per portare via i turisti dalle aree costiere.

Le istituzioni

Mentre la situazione intorno ad Atene sembra registrare dei miglioramenti per via dell’intervento dei mezzi antincendio, per le istituzioni risulta ancora molto più critica quella sull’isola Evia. “Abbiamo un altro pomeriggio ed un altra notte difficile in vista”, il viceministro per la Protezione civile ellenico Nikos Hardalias, che ha aggiunto “la battaglia è in corso“.

Riparare i danni degli incendi, proteggere l’ambiente e tutelare le persone colpite da quanto sta accadendo sono i tre punti toccati dal primo ministro greco Kyriakos Mitsotakis nel corso di una visita ai luoghi interessati dai roghi. “Voglio esprimere ancora una volta il mio profondo dolore per quello che è successo”, ha detto il premier. “La tutela di tutte le persone colpite sarà la mia priorità politica“, ha aggiunto. E ancora: “Una volta finita questa estate da incubo tutta la nostra attenzione sarà sulla riparazione dei danni e sulla protezione del nostro ambiente naturale“.

Le indagini

Sono sotto indagine da parte delle autorità elleniche le possibili cause degli incendi, che hanno trovato nei forti venti e nelle temperature elevate condizioni purtroppo ottimali. Tre persone sospettate di aver acceso i roghi, in due casi intenzionalmente, sarebbero state arrestate venerdì, mentre una quarta sarebbe stata fermata sabato a Petroupoli, un quartiere di Atene.

L’incidente senza feriti

Molti mezzi impiegati per spegnere gli incendi, anche grazie alla collaborazione di Francia, Spagna e Svizzera. Nel corso delle operazioni di spegnimento sull’isola di Zacinto, Grecia occidentale, uno dei velivoli è precipitato, ma non ci sarebbero stati feriti, secondo l’agenzia Ana-Mpa.

Premio olimpico

Metà del premio in denaro offerto dal proprietario della squadra di calcio Olimpiakos Vangelis Marinakis destinato alla squadra olimpica greca di pallanuoto, per la spedizione ai Giochi di Tokyo, sarà devoluto in favore delle vittime degli incendi. “Lo consideriamo un nostro dovere aiutare con la donazione di metà della somma a favore delle vittime degli incendi”, ha sottolineato il capitano della squadra Giannis Foundoulis in un comunicato diffuso dal Comitato olimpico greco.

Lorenzo Cipolla

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