Inail: +37% assunzioni nei primi 5 mesi del 2022

L'Inail rileva che le assunzioni attivate dai lavoratori privati sono state 3.381.163 e le cessazioni 2.641.798, con un saldo netto positivo 739.365 contratti

Nei primi cinque mesi del 2022 il mercato del lavoro registra un saldo positivo tra assunzioni e cessazioni di 739mila contratti, lo rileva Inail nell’Osservatorio sul precariato.

Saldo assunzioni-cessazioni

Tra gennaio e maggio le assunzioni attivate dai datori di lavoro privati sono state 3.381.163, con un aumento del 37% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nello stesso periodo le cessazioni sono state 2.641.798 con incremento del 44% e il saldo netto è stato positivo per 739.365 contratti. Sul fronte delle cessazioni il confronto è con un periodo del 2021 in cui era ancora in vigore il blocco dei licenziamenti per fronteggiare l’emergenza pandemia, ma le cessazioni da contratti a tempo indeterminato sono state 769.844 (+39%) con una crescita in linea con quelle delle assunzioni stabili (+40%). Non c’è stato quindi l’aumento dei licenziamenti che si temeva alla scadenza del blocco e il saldo per i contratti stabili (assunzioni più trasformazioni meno cessazioni di contratti fissi) nei primi cinque mesi del 2022 è stato positivo per 218.283 contratti (dato più che raddoppiato rispetto ai 122.095 dello stesso periodo del 2021, ancora nel pieno della pandemia).

Contratti precari

Sono aumentati in modo significativo i contratti precari con una variazione netta tra assunzioni e cessazioni per i contratti a termine di 198.142 unità (inferiore all’anno scorso), di 191.797 per quelli stagionali, di 55.009 per quelli in somministrazione e di 63.450 per quelli intermittenti. Le assunzioni con contratto intermittente, (possono essere fatti solo a persone con meno di 25 anni o più di 55 sono state in cinque mesi 296.356 con una crescita del 62%, superiore a quella registrata per i nuovi contratti stagionali (+60%). Il saldo annualizzato, vale a dire la differenza tra i flussi di assunzioni e cessazioni negli ultimi dodici mesi (differenza tra le posizioni di lavoro in essere alla fine del mese osservato rispetto al valore analogo alla medesima data dell’anno precedente) è stato pari a 797mila unità. All’andamento negativo registrato nei mesi più acuti della prima fase della pandemia, antecedente all’avvio della vaccinazione di massa (2020), è seguita a partire da marzo 2021 una fase di continuo recupero. Per il tempo indeterminato la variazione positiva risulta pari a 215.000 unità mentre per l’insieme delle altre tipologie contrattuali la variazione complessiva è pari a 582.000 unità Anche per i rapporti di lavoro incentivati si registra una significativa variazione positiva con l’esonero giovani che aumenta del 62%.

“Decontribuzione Sud”

L’incentivazione denominata “Decontribuzione Sud”, per la sua estensione e pratica assenza di requisiti particolari di accesso, è in termini assoluti l’agevolazione più rilevante e riguarda in cinque mesi 566.198 contratti. Le assunzioni in somministrazioni con contratto a tempo indeterminato aumentano del 77%, ma il dato risente del basso numero iniziale, mentre quelle a termine segnano un +19% con 442.273 contratti.