Draghi: “G7 pronto a sostenere l’Ucraina tutto il tempo necessario. Corridoi sicuri per le navi”

La conferenza stampa del presidente del Consiglio italiano al termine del forum intergovernativo G7 a Elmau, in Baviera

Elmau, 28/06/2022 - Il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, in conferenza stampa, al termine dei lavori del G7 © presidenza del Consiglio dei ministri

“Questo G7 è stato veramente un successo, i nostri Paesi hanno riaffermato piena e grande coesione, grande unità di vedute in particolare per quanto riguarda la guerra in Ucraina e le sue conseguenze”, così il capo dell’esecutivo italiano Mario Draghi in conferenza stampa a Elmau alla fine del G7 bavarese. “Il G7 è pronto a sostenere l’Ucraina per tutto il tempo necessario“. “Abbiamo raffermato il nostro impegno sul fronte delle sanzioni, che è essenziale per riportare la Russia al tavolo dei negoziati”, ha aggiunto il premer. “Questa è un’emergenza”, ma “non c’è nessuna volontà che sia emersa dal summit di far sì che questa emergenza giustifichi un allontanamento dagli scopi climatici“, ha sottolineato il presidente del Consigli italiano.

Corridoi sicuri

“Il segretario generale” dell’Onu Guterres “a proposito del piano” per il grano “ha usato le parole “siamo oramai vicini al momento della verità” per capire se Ucraina e Russia vorranno sottoscrivere un accordo che permetterà al grano di uscire dai porti. La situazione va sbloccata in tempi rapidi per immagazzinare il nuovo raccolto”, ha detto Draghi. “Complessivamente ci sono buone notizie” sull’export del grano dall’Ucraina, “molti di noi se non tutti pensavamo che occorresse sminare i porti, ora invece pare ci siano, anzi ci sono dei corridoi sicuri attraverso cui far passare le navi, questo significa guadagnare tempo“, ha spiegato il premier. “Bisogna garantire che l’uscita delle navi del grano ucraino sia protetta e che non ci siano attacchi russi”, ha spiegato Draghi. “E l’unica garanzia accettabile è quella nelle Nazioni unite“, ha chiarito.

Price cap

“Tutti i leader concordano sulla necessità di limitare i finanziamenti a Putin, ma anche di rimuovere la cause dell’inflazione“, ha continuato Draghi. “Abbiamo dato mandato con urgenza ai ministri su come applicare un price cap sul gas e sul petrolio. L’Unione europea accelererà il suo lavoro sul tetto al prezzo del gas, una decisione che accogliamo con favore. Ci si augura “un risultato sul price cap al gas prima di ottobre”. “Per ora è difficile capire cosa farà la Russia col gas, andiamo avanti cercando di prepararci, aumentando gli stock e gli investimenti nelle rinnovabili e anche gli investimenti di lungo periodo nelle rinnovabili nei Paesi in via di sviluppo”, ha dichiarato il presidente del Consiglio italiano.

Più unità

“Dal vertice Nato ci aspettiamo la riaffermazione di questo senso di unità e fermezza del G7 e poi probabilmente un ampliamento della Nato alla Svezia e alla Finlandia“, ha sottolineato il premier. “Gli effetti di questa guerra sono imprevedibili, ci ritroviamo con una Ue più unita, una Nato più unita e probabilmente più grande”: i Paesi “cercano protezione e riarmamento. Le cose non sono andate come avrebbe voluto Putin”, ha detto il capo del nostro esecutivo.