Donne in cerca di gloria

In Australia e Nuova Zelanda il via al Mondiale di calcio femminile. Attese e speranze, le pretendenti al titolo. Sogna l’Italia

Trieste 17/09/2021 - qualificazioni Mondiale 2023 femminile / Italia-Moldova / foto Image Sport nella foto: gol Cristiana Girelli

Cose dell’altro mondo. Anche nel calcio visto che questa mattina ha preso il via il Mondiale di Calcio femminile, il nono di una storia iniziata in sordina nel 1991, che lentamente ha preso sempre più piede, nonostante le tante difficoltà. L’edizione 2023, si gioca in Australia e Nuova Zelanda, dall’altra parte del mondo, tanto che quasi tutte le nazionali, hanno preferito arrivare con largo anticipo per adeguarsi al clima e al fuso orario, dieci ore avanti rispetto all’Italia. Di conseguenza, cambiano anche gli orari delle gare che saranno esclusivamente nella prima mattinata italiana.

Da Infantino appello ai tifosi

Calcio femminile in ascesa, come testimoniano i dati sulla partecipazioni alle finali di Champions, ma in Australia e Nuova Zelanda, il rischio è che il mondiale non riesca a richiamare il pubblico delle grandi occasioni, ma il presidente della Fifa, Gianni Infantino, preferisce guardare in positivo. “Abbiamo bisogno di voi – l’appello ai tifosi – venite a vedere le partite. Mi dispiace se qualcuno non è contento, ma in questo momento preferisco concentrarmi sulla rassegna e sugli aspetti positivi. Sono stati fatti passi importanti, il livello del calcio femminile è cresciuto vincendo lo scetticismo di chi all’inizio pensava fosse la brutta copia del calcio maschile. La gente si diverte, perché le squadre giocano un buon calcio. Ma una mano serve anche a noi, ed è quella di promuovere il calcio femminile in maniera da aiutarci a farlo crescere ulteriormente”.

Pretendenti al trono

Ricomincia la caccia agli Stati Uniti che hanno conquistato l’ultima edizione battendo in finale l’Olanda per 2-0. La novità è che le squadre al via sono diventate 32, divise in otto gruppi da quattro. Il via questa mattina, la finale in programma il 20 agosto. Passano le prime due di ogni girone che dal 5 agosto daranno vita ai quarti di finale e all’eliminazione diretta. Lunga la lista delle pretendenti alla vittoria finale: dagli Usa campionesse in carica, obiettivamente la squadra più forte, ma sognano Inghilterra, Francia, Spagna, Germania e le padrone di casa dell’Australia. Intriga la nostra Nazionale che vuole migliorare il piazzamento di Francia 2019 dove si arrese ai quarti di finale all’Olanda per 2-0, ovvero la formazione che ha conteso la coppa del Mondo agli Stati Uniti.

Così l’Italia

Azzurre inserite nel gruppo D con Argentina, Sudafrica e Svezia. L’esordio per l’undici di Milena Bertolini, alle ore 8 di lunedì prossimo 24 luglio contro l’Argentina. Si sfidano le due formazioni sulla carta le favorite al passaggio del turno, e la sfida potrebbe già essere determinante per il fattore primo posto. C’è entusiasmo in casa Italia, ribadito dalla stessa Ct che ha confessato che le sue ragazze “non vedono l’ora di scendere in campo e giocarsela”. Ma dell’esordio azzurro parleremo a ridosso della sfida. Intanto questa mattina si sono giocate le prime due partite che hanno visto in campo le padrone di casa della Nuova Zelanda e dell’Australia, entrambe vittoriose per 1-0 rispettivamente contro Norvegia e Irlanda. Domani mattina Nigeria-Canada Filippine-Svizzera e Spagna-Costa Rica, con una delle favorite in campo. Per noi, esordio lunedì mattina alle ore 8 contro l’Argentina.

Le stelle

C’è Alexia Putellas, gioiello del Barcellona e vincitrice dell’ultimo Pallone d’Oro. Da seguire la Kerr, che guida l’Australia che vuole sfruttare al meglio il beneficio del fattore campo, poi l’americana Morgan che nelle gerarchie americane prende il posto della Rapinoe (suo il primo gol nella finale del 2019), promettono bene le inglesi con all’occhiello Sophia Smith, Lucy Bronze e Keira Walsh. Hanno vinto l’ultimo europeo e puntano al colpo grosso. La Francia, dopo il mondiale in casa, è cresciuta ed ha mantenuto la stessa intelaiatura, può andare lontano. Come la Germania di Alexandra Popp. L’Italia ha tutto per far bene. In Francia è stato un bel viaggio, adesso Bartoli e compagne sognano qualcosa di più. Il movimento è cresciuto tantissimo, la Roma ha scalzato la Juve dal trono d’Italia conquistando il suo primo storico scudetto. Ma il movimento italiano è in forte ascesa. Il palcoscenico mondiale, l’occasione per certificarlo.