Davos, Ursula von der Leyen: “Aiuti all’Ucraina finché sarà necessario”

La presidente della Commissione europea ha annunciato il lancio di un piano industriale per il Grean Deal

archivio Image / Cronaca / Ursula von der Leyen / foto Imago/Image

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha partecipato al Forum di Davos: aiuti all’Ucraina, i crimini commessi dalla Russia, la presentazione di un nuovo “NetZero Industry Act”, sono alcuni degli argomenti affrontati nel corso del suo “special address”. 

Le dichiarazioni di Ursula von der Leyen

“Posso assicurarvi che l’Europa sarà sempre con voi” e sul fronte degli aiuti economici “ci saremo, per tutto il tempo che sarà necessario“. Lo ha detto la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen nel suo “special address” al Forum di Davos riferendosi alla prima tranche di nuovi aiuti da tre miliardi di euro, parte di un pacchetto da 18 miliardi per il 2023. “Non ci sarà nessuna impunità contro questi crimini”. Lo ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen a Davos riferendosi all’aggressione militare russa dell’Ucraina. “Nemmeno gli attacchi senza sosta della Russia ai civili, o lo spettro di un inverno brutale, hanno fatto vacillare la vostra determinazione”, ha detto von der Leyen rivolgendosi agli ucraini. “Nell’ultimo anno, il vostro Paese ha commosso il mondo e ispirato tutta l’Europa” i cui Paesi oggi “stanno fornendo armamenti sempre più fondamentali all’Ucraina” e ospitano “circa quattro milioni di ucraini nelle nostre città, nelle nostre cause e nelle nostre scuole”. “Alcuni elementi dell’Inflation Reduction Act sollevano varie preoccupazioni per gli incentivi mirati alle aziende”. “Per questo stiamo lavorando con gli Usa per trovare una soluzione, ad esempio facendo sì che le aziende europee e le auto elettriche europee possano anch’esse beneficiare” del programma di aiuti da 369 miliardi di dollari”. Von der Leyen ha spiegato che l’obiettivo è “evitare scossoni nel commercio e negli investimenti transatlantici” e che “dobbiamo far sì che i nostri programmi di incentivi siano giusti e si rinforzino vicendevolmente”. La Ue deve “realizzare la transizione verso le emissioni zero senza creare nuove dipendenze” e per farlo “abbiamo un piano. Un Piano industriale per il Green Deal“. Inoltre, ha spiegato che, sul piano finanziario, “gli aiuti di Stato sarebbero una soluzione limitata“: per evitare la frammentazione del Mercato unico “dobbiamo aumentare i finanziamenti Ue” e “per il medio termine prepareremo un Fondo sovrano europeo nella revisione di medio-termine del nostro bilancio nel 2023”. Sul piano normativo, “proporremo un nuovo ‘NetZero Industry Act’” sulla falsariga del Chips Act. La Cina ha “apertamente incoraggiato le aziende energivore europee a delocalizzare nel suo territorio” e “vediamo tentativi aggressivi della Cina di attrarre la nostra capacità industriale”: anche se occorrerà continuare a collaborare, nel segno del ‘de-risking’ piuttosto che di un disaccoppiamento fra Ue e Cina, la Ue “userà tutti gli strumenti per gestire pratiche inique” e “non esiteremo ad aprire inchieste se valutiamo che le nostre forniture o altri mercati sono distorti dai sussidi” cinesi.

Fonte Ansa