Cdm, approvato il decreto con obbligo vaccinale over50

Il decreto legge è stato varato all'unanimità nel corso di una riunione del Consiglio dei Ministri durata circa due ore

Il Consiglio dei ministri ha dato il via libera all’unanimità, a quanto si apprende, al nuovo decreto legge Covid che introduce l‘obbligo di vaccino per gli ultracinquantenni.

Le parole di Speranza

“C’è stato un consiglio dei ministri importante che ha approvato all’unanimità norme rilevanti che ci possono aiutare nelle prossime settimane a contrastare il virus, la più importante è l’obbligo vaccinale a tutti i cittadini del nostro paese che hanno più di 50 anni, che verrà controllato in particolare nei luoghi di lavoro attraverso l’utilizzo del green pass ‘rafforzato’“, ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza dopo la riunione.

Obbligo vaccinale

Il testo introduce l’obbligo vaccinale per tutti coloro che hanno compiuto i 50 anni. Per i lavoratori pubblici e privati dai 50 anni in su sarà necessario il green pass “rafforzato” per l’accesso ai luoghi di lavoro a far data dal 15 febbraio prossimo. Senza limiti di età, l’obbligo vaccinale è esteso al personale universitario così equiparato a quello scolastico.

Green Pass

È esteso l’obbligo di green pass cosiddetto “ordinario” a coloro che accedono ai servizi alla persona e inoltre a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali fatte salve eccezioni che saranno individuate con atto secondario per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona.

Smart working

Il Consiglio dei Ministri è stato informato dal Ministro per la Pubblica amministrazione, Renato Brunetta che è stata adottata d’intesa con il Ministro del Lavoro e delle politiche sociali Andrea Orlando una circolare rivolta alle pubbliche amministrazioni e alle imprese private per raccomandare il massimo utilizzo, nelle prossime settimane, della flessibilità prevista dagli accordi contrattuali in tema di lavoro agile.

Scuola

Cambiano le regole per la gestione dei casi di positività. Nelle scuola dell’infanzia già in presenza di un caso di positività, è prevista la sospensione delle attività per una durata di dieci giorni. Alle elementari con un caso di positività, si attiva la sorveglianza con testing. L’attività in classe prosegue effettuando un test antigenico rapido o molecolare appena si viene a conoscenza del caso di positività, test che sarà ripetuto dopo cinque giorni. Mentre in presenza di due o più positivi è prevista, per la classe in cui si verificano i casi di positività, la didattica a distanza per la durata di dieci giorni. Per la scuola secondaria di primo e secondo grado, cioè le medie, i liceo, gli istituti tecnici e via dicendo, fino a un caso di positività nella stessa classe è prevista l’auto-sorveglianza e con l’uso, in aula, delle mascherine FFP2. Con due casi nella stessa classe è prevista la didattica digitale integrata per coloro che hanno concluso il ciclo vaccinale primario da più di 120 giorni, che sono guariti da più di 120 giorni, che non hanno avuto la dose di richiamo. Per tutti gli altri, è prevista la prosecuzione delle attività in presenza con l’auto-sorveglianza e l’utilizzo di mascherine FFP2 in classe. Con tre casi nella stessa classe è prevista la Dad per dieci giorni.