Un concorso letterario per raccontare l’Alzheimer

L’associazione ha creato nel 2016 Casa Viola che si prefigge lo scopo di sostenere per ridurne lo stress dei caregiver, i parenti che si prendono cura delle persone che soffrono di Alzheimer

Famiglie

L’Associazione de Banfield di Tiestre indice un concorso letterario intitolato “La Nonna sul Pianeta blu. Brevi racconti di memoria smarrita”, tratto dalla frase di un famigliare che si prende cura del parente malato, che si pone l’obiettivo di raccogliere le storie dei signori e delle signore che soffrono di Alzheimer. Il concorso era aperto a tutti per l’invio di brevi racconti dedicati alla “memoria smarrita”. A presiedere la giuria è la scrittrice Michela Marzano, vincitrice del premio letterario Bancarella, il suo ultimo romanzo, “Idda”, parla proprio di memoria perduta e di vite rimesse in discussione dopo la comunicazione della diagnosi di malattia di Alzheimer. Al Concorso sono giunti circa 150 racconti da tutta Italia. La giuria ne ha scelti 20 che saranno pubblicati il prossimo settembre in un libro editato in occasione della Giornata mondiale dell’Alzheimer.

L’alzheimer

Secondo il portale dell’epidemiologia per la sanità pubblica, la demenza di Alzheimer ha, in genere, un inizio subdolo: le persone cominciano a dimenticare alcune cose, per arrivare al punto in cui non riescono più a riconoscere nemmeno i familiari e hanno bisogno di aiuto anche per le attività quotidiane più semplici. La demenza di Alzheimer oggi colpisce circa il 5% delle persone con più di 60 anni e in Italia si stimano circa 500mila ammalati. È la forma più comune di demenza senile, uno stato provocato da una alterazione delle funzioni cerebrali che implica serie difficoltà per il paziente nel condurre le normali attività quotidiane. La malattia colpisce la memoria e le funzioni cognitive, si ripercuote sulla capacità di parlare e di pensare ma può causare anche altri problemi fra cui stati di confusione, cambiamenti di umore e disorientamento spazio-temporale.

L’associazione

L’associazione ha creato nel 2016 Casa Viola che si prefigge lo scopo di sostenere per ridurne lo stress dei caregiver, i parenti che si prendono cura delle persone che soffrono di Alzheimer.  La struttura permette di partecipare ad attività di formazione permanente (una vera e propria scuola, la neonata Caregiver Academy per conoscere la malattia e saperla affrontare (molta importanza sulla comunicazione con il malato), consulenze personalizzate e di gruppo, ad attività legate al benessere fisico e mentale (tecniche di benessere, laboratori di scrittura autobiografica e arte). Ha preso in carico circa 600 persone.