A scuola di legalità fra i banchi di scuola

Nella scuola, avviati i progetti di legalità con laboratori

Incoraggiante l’esempio della scuola primaria Cimarosa di Follonica che ha deciso di impartire alle classi quarte e quinte lezioni di legalità e di sensibilità ambientale attraverso dei laboratori che vedono la collaborazione di esperti come l’ispettore capo della Polizia di Stato, Margherita Procopio, e l’assistente capo, Tiziana Izzo. È necessario, infatti, educare sin da piccoli i ragazzi ad interessarsi dei temi della giustizia e dell’ecologia. Le nuove generazioni saranno chiamate a prendere delle decisioni fondamentali e purtroppo necessarie in breve tempo per far fronte ai cambiamenti climatici esasperati delle modalità insane di vita dell’uomo.

La scuola

La scuola primaria di Cimarosa è da sempre in prima linea in progetti multidisciplinari di educazione legalitaria ed ambientale. Per esempio, Armati di sacchi e di guanti, con il supporto degli esperti della cooperativa “Nuova Maremma”, gli alunni e le alunne delle classi quarte hanno ripulito dai rifiuti il tratto di spiaggia vicino alla loro scuola. I materiali raccolti sono poi stati utilizzati per realizzare cartelloni artistici. E ancora la spiaggia e il mare sono i protagonisti del progetto realizzato in collaborazione con Antonio Vella e con il Circolo sub locale.

Gli alunni

Sulla stessa scia delle insegnanti che parlano di incontri proficui di confronto sul concetto di regola, sul rispetto della dignità della persona umana e sui valori alla base della convivenza civile; gli alunni si dicono entusiasti perché “grazie al percorso di educazione ambientale che abbiamo seguito con le nostre maestre e con il Circolo sub, abbiamo compreso che i problemi ambientali derivano dalla nostra incapacità di riconoscere gli effetti delle piccole, grandi decisioni quotidiane, e ancor più spesso dalla nostra scarsa disponibilità a cambiare abitudini e stili di vita. Noi ce la metteremo tutta per far sì che i nostri stili di vita e quelli delle nostre famiglie siano sempre più rispettosi del mondo che ci ospita”.