Via libera al Decreto milleproroghe

C'è l'ok del Governo al Decreto milleproroghe che, fra le altre cose, blocca l'entrata in vigore della riforma sulle intercettazioni e proroga i termini per quella sulle banche di credito cooperativo. A darne notizia, in una conferenza stampa al termine del Consiglio dei ministri, è stato il premier Giuseppe Conte: “Abbiamo prorogato il termine per la piena efficacia della riforma dei gruppi bancari cooperativi. Questo intervento contiene anche alcune modifiche della disciplina: questa è una valutazione prettamente politica, non solo una proroga per consentire agli operatori di stare al passo con tutti gli adempimenti richiesti anche per le banche popolari, ma siamo anche intervenuti con alcune misure di disciplina che realizzano una riforma della riforma”.

Bonafede: “Tolto il bavaglio all'informazione”

Per quanto riguarda uno degli aspetti cardine del Decreto, quello riguardante lo stop alla riforma sulle intercettazioni, il ministro della Giustizia Bonafede ha spiegato che con questa mossa “impediamo che venga messo il bavaglio all'informazione” perché “la riforma Orlando era stata scritta con l'intento di impedire ai cittadini di ascoltare le parole dei politici indagati”. Nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi, il guardasigilli ha spiegato che ogni passata riforma è coincisa con uno scandalo (l'ultima con il caso Consip): “Ogni volta che qualcuno del Pd veniva ascoltato qualcuno del Pd tendeva a tagliare la linea… Riscriveremo la norma attraverso un percorso partecipato”.

“Nessuno spreco”

Bonafede ha poi precisato di aver “scritto una lettera a tutte le procure distrettuali d'Italia” e “al Consiglio Forense”, ricevendo “contributi importantissimi”. Con tali supporti, per il ministro si arriverà “a una riscrittura che troverà un punto di equilibrio tra tutti i diritti in gioco” dal momento che, spiega, “la norma che abbiamo bloccato” li ledeva tutti. “Nemmeno un euro – ha concluso il guardasigilli – di quelli che sono stati spesi andrà sprecato, anche se per quelle attrezzature erano stati spesi nell'ottica di una riforma sulle intercettazioni, le attrezzature che sono state comprate potranno essere utilizzate per qualsiasi norma sulle intercettazioni”.

Più potere alle Bcc

Per quanto riguarda la riforma delle Bcc, Conte ha spiegato che il Cdm ha previsto “di restituire loro più potere” considerando che, nel progetto precedente, esse “venivano pressoché assorbite nella capogruppo”. Con il Milleproroghe, ha affermato ancora il premier, oltre ad aver prorogato il termine per la piena efficacia della riforma, sono state inserite “alcune modifiche della disciplina: questa è una valutazione prettamente politica, non solo una proroga per consentire agli operatori di stare al passo con tutti gli adempimenti richiesti anche per le banche popolari, ma siamo anche intervenuti con alcune misure di disciplina che realizzano una riforma della riforma”. Con il decreto, ha concluso, “rafforziamo la finalità mutualistica e cerchiamo di conservare quello che è il radicamento nel territorio di questi organismi bancari”.