Veleni nelle procure, no del Csm al trasferimento di Robledo a Venezia

Tramonta l’ipotesi di un trasferimento a Venezia del Pm milanese Alfredo Robledo in attesa del pensionamento di Edmondo Bruti Liberati. Secondo la settima commissione del Consiglio Superiore della Magistratura non ci sono i presupposti normativi per lo spostamento di sede, dunque l’iter non sarà avviato. Affinché si potesse disporre sarebbe stato infatti necessario che l’ufficio richiedente (in questo caso Venezia) avesse una scopertura superiore alla media nazionale. Non è il caso della procura del capoluogo veneto, il cui indice di posti vacanti è di poco superiore al 7%, a fronte di una media nazionale del 10%.

Per questo la Settima Commissione, pur avendo ricevuto la richiesta della procura generale di Venezia di due applicazioni per posti di sostituto procuratore generale, ha dovuto rigettare l’istanza. Peraltro, proprio oggi, un’altra Commissione di Palazzo dei marescialli, la Terza, aveva già provveduto alla copertura dei due posti di sostituto Pg a Venezia, all’esito di un bando di concorso che riguardava gli uffici giudiziari di appello.

Non si sa ora quali decisioni prenderà la Prima Commissione sullo scontro alla procura di Milano, visto che è tramontata l’ipotesi che avrebbe consentito di chiudere il caso con l’archiviazione. Non e’ escluso che prenda ancora tempo, in attesa che si verifichi se c’e’ lo spazio per soluzioni alternative, cioè per destinare temporaneamente Robledo a un altro ufficio giudiziario. Ma nemmeno che si esprima con un voto sull’avvio della procedura di trasferimento d’ufficio per incompatibilità nei confronti di entrambi i protagonisti dello scontro o di uno solo di loro.

@fvolpi1