Scontro totale Salvini-magistratura

E' scontro aperto tra Matteo Salvini e la magistratura dopo il via libera del tribunale del Riesame di Genova al sequestro dei conti della Lega per l'inchiesta sui fondi.

Affondo

“E' chiaro che cercano di metterci i bastoni fra le ruote – ha detto il ministro durante un'intervista alla Stampa -. E l'accusa di sequestro di persona, e l'abuso d'ufficio, e il sequestro dei conti… mi sembra che si stia esagerando. È evidente che qualcuno non si rassegna al fatto che Salvini sia al governo”. Per il vicepremier “quello che sta subendo la Lega è un processo politico senza precedenti. Anzi, sì, uno c'è: è successo qualcosa del genere in Turchia, quando a un partito fu sequestrato tutto il patrimonio prima ancora della condanna e poi la stessa magistratura fu costretta a restituirglielo. Ricordo che c'è un garante della Costituzione che deve far rispettare i diritti politici di 60 milioni di italiani“. Salvini ha precisato però di non appellarsi a Mattarella: “Non chiedo niente a nessuno. Sono sereno. Mi piacerebbe soltanto che la magistratura di Genova, invece di correre dietro a soldi che non ci sono e a conti correnti italiani o esteri che pure non esistono, lavorasse più rapidamente, per esempio sulla strage del Ponte Morandi“. 

Replica

A stretto giro di ruota è arrivata la replica di Magistratura democratica. “L'accusa alla magistratura di intervenire per scopi politici e di agire per ribaltare le scelte compiute democraticamente dagli elettori ha una portata eversiva, e realizza una grave interferenza rispetto all'esercizio delle prerogative che alla giurisdizione spettano a tutela dei diritti e della legalità”. La corrente di sinistra delle toghe ha definito “intimidatori” i toni usati dal ministro. “Non siamo di fronte alla valutazione critica di provvedimenti e di iniziative giudiziarie che in uno Stato di diritto è legittima ed essenziale, ma ad affermazioni inaccettabili, che evidenziano toni e contenuti intimidatori” hanno affermato in una nota la segretaria di Md Mariarosaria Guglielmi e il presidente Riccardo De Vito. “Contrapporre l'accertamento giudiziario alla volontà espressa dal consenso elettorale – si legge ancora – significa riproporre una visione falsamente democratica del potere come immunità dal controllo di legalità, svolto da un'autorità giudiziaria indipendente”.

Caso Diciotti

Tutto finito? Neanche per sogno. Perché nella giornata odierna la Procura di Palermo ha informato Salvini di aver chiesto al Tribunale dei ministri (competente per i reati commessi dagli esponenti del governo nell'esercizio delle loro funzioni) di indagarlo per sequestro di persona aggravato il relazione al caso Diciotti. Salvini ha aperto il plico della Procura in diretta Facebook. “Grazie ai magistrati, grazie al procuratore di Genova, grazie a tutti: mi date solo più forza“, ha affermatoil ministro. “Sono pronto ad andare dai magistrati domani, a farmi ascoltare: mi costituisco. Mi accusano di sequestro di persona  e i migranti in gran parte si sono dileguati. Non mollo, finché me lo chiedono gli italiani. E se domani in Italia dovesse arrivare un'altra nave di clandestini, in Italia non sbarca.