Sciopero generale, rischio paralisi nei trasporti

Sarà una giornata molto difficile quella di domani a causa dello sciopero generale che interesserà tutti i settori. Lo stop, che coincide con la festa della donna, bloccherà per 24 ore molti comparti sia nel pubblico che nel privato. Coinvolti sanità e trasporti (locale, ferroviario e aereo) con grossi disagi per chi dovrà viaggiare. Il blocco dall'attività lavorativa è stato promosso in tutto il mondo dal “Movimento internazionale delle donne” per sollevare l'attenzione contro la violenza sulle donne. Previsto anche lo stop dal lavoro delle società appaltatrici del settore ferroviario (Dussmann Service, Cooperativa Morelli, Profer, Cooperativa L'Operosa, Domino Multiservice Manutencoop, Coopservice, Cfp, Socofat, Angel Service, Cnpc, Manitalidea, Cns, Confederazione Cooperative Italiane, Legacoop Servizi). Anche i dipendenti di Poste Italiane aderenti ai Cobas si asterranno dalle prestazioni di lavoro straordinarie e aggiuntive mentre il sindacato autonomo Snater ha indetto uno sciopero dei dipendenti del call center 119.

Si fermeranno, dalla mezzanotte di stasera, gli uomini radar dell'Enav, gli assistenti di volo Alitalia, e gli addetti ai treni. I disagi per chi viaggia saranno inevitabili anche se Trenitalia ha assicurato la regolarità delle Frecce e dei treni regionali nelle fasce orarie più frequentate. Si fermeranno anche autobus, metro e taxi, con modalità diverse a seconda delle città e sempre rispettando le fasce di garanzia. Nel dettaglio, i lavoratori dell'Enav si asterranno sul territorio nazionale dalle 13 alle 17 mentre è previsto anche uno sciopero locale a Fiumicino dalle 10 alle 18. A seguito dello sciopero degli uomini radar, Alitalia fa sapere che conseguentemente “si è vista costretta a cancellare alcuni voli, sia nazionali che internazionali, previsti per la giornata dell'8 marzo”. Alitalia ha attivato un piano straordinario per limitare i disagi dei passeggeri, riprenotando sui primi voli disponibili il maggior numero possibile di viaggiatori coinvolti nelle cancellazioni: il 75% riuscirà a partire nella stessa giornata dell'8 marzo.

Lo sciopero indetto da Slai Cobas, Usi, Usi-Ait, Usb, con l'adesione anche del sindacato di comparto Usi Surf, riguarda anche le scuole di ogni ordine e grado e gli uffici pubblici e privati. Anche il Cub sanità e i Cobas sanità, università e ricerca hanno proclamato una protesta con astensione per l'intero turno mentre nella Capitale, per iniziativa delle rappresentanze sindacali unitarie, si fermeranno i lavoratori dei servizi anagrafici. Astensione di 24 ore anche per i Cub di tessili ed edili.

Gli scioperi comunque continueranno per tutto il mese. Il 13 marzo sarà la volta degli avvocati: l'Unione delle Camere Penali italiane protesta contro la mancata riforma dell'ordinamento giudiziario. Giovedì 22 problemi per chi deve muoversi a Roma visto che incroceranno le braccia i lavoratori Atac (dalle ore 08.30 alle ore 17 e dalle ore 20.00 a fine turno). Il giorno dopo, venerdi 23, sarà la volta del personale docente della scuola e Personale del Comparto del Servizio Sanitario Nazionale. Si chiude con il 24 marzo quando si fermeranno i piloti e gli assistenti di volo di Blue Panorama. A proclamare lo stop dal lavoro Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl-Ta, Anpac, Anpav.

Quanto al movimento femminista, torna in piazza in tutto il mondo per esprimere il rifiuto della violenza maschile in tutte le sue forme e per passare dalla denuncia del #metoo alla proposta del #wetoogether. Anche in Italia sono previste manifestazioni, assemblee e iniziative nelle decine di città dove è presente Non Una Di Meno. La chiamata allo sciopero femminista riguarda – spiega il movimento in una nota – sia il lavoro produttivo che riproduttivo, contro la violenza economica, la precarietà e le discriminazioni “e andrà oltre il corporativismo delle categorie e i confini nazionali, unendo le molteplici figure del mondo del lavoro e del non lavoro”.