Prima giornata in Israele per Matteo Salvini. Il ministro dell'Interno è sbarcato nel primo pomeriggio all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
Il leader della Lega ha affidato ai social il primo pensiero su suolo israeliano: “Chi vuole la pace, sostiene il diritto all'esistenza ed alla sicurezza di Israele“, ed ha aggiunto, “sono appena stato ai confini nord col Libano, dove i terroristi islamici di Hezbollah scavano tunnel e armano missili per attaccare il baluardo della democrazia in questa regione. Per combattere il terrorismo islamico e riportare pace e stabilità, per un rapporto sempre più stretto fra scuole, università ed imprese, per cooperare in ricerca scientifica e sanitaria, per rinsaldare collaborazione e amicizia fra popolo italiano e popolo israeliano; io ci sono. Aspettiamo che anche Onu ed Unione Europea facciano la loro parte“.
Salvini si è successivamente spostato a Gerusalemme dove ha incontrato il Patriarca di Gerusalemme, monsignor Pierbattista Pizzaballa e il ministro israeliano della Pubblica Sicurezza, Gilad Erdan. Quest'ultimo lo ha accolto nel suo ufficio e ha voluto scrivere il suo benvenuto anche su Twitter: “Benvenuto al ministro Salvini nella nostra capitale Gerusalemme! Attendo con impazienza di continuare la nostra conversazione e approfondire il partenariato italo-israeliano nella lotta al terrorismo, nella lotta contro Hezbollah, nel rafforzare la sicurezza pubblica e nel contrastare le decisioni anti-israeliane all'Onu e all'Ue“.
A margine dell'incontro, il ministro dell'Interno Matteo Salvini ha visto i giornalisti nel corso di una conferenza stampa tenuta nella capitale israeliana. Il vicepremier leghista ha condannato con forza l'antisemitismo, sostenendo che “le cronache europee ci dicono che in alcune città ritornano le violenze antisemite collegate all'immigrazione di massa per gli estremisti islamici”. Sull'episodio del furto delle pietre d'inciampo avvenuto ieri a Roma, nel rione Monti, Salvini ha promesso che farà di tutto “perchè vengano presi e puniti in maniera esemplare”. Una risposta, poi, a chi gli ha chiesto perchè non ha fissato in agenda incontri con alcun rappresentante dell'Autorità Nazionale Palestinese: “Ho scritto formalmente al leader dell'Autorità Palestinese” auspicando la “risoluzione di un problema che sta a cuore a tutti”. “Conto – ha spiegato il titolare del Viminale – che ci sia una prossima occasione per andare ad ascoltare con altrettanta attenzione e sensibilità la parte palestinese”.
Non sono mancate domande anche sulla situazione politica italiana. Relativamente alla procedura d'infrazione che l'Ue potrebbe aprire contro l'Italia, Salvini ha commentato: “Non voglio pensare che ci siano due occhi chiusi su Macron e sanzioni incredibili sull'Italia”.
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