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Israele, sirene di allarme al confine con il Libano

Le sirene suonano al nord di Israele, al confine con il Libano. L’aviazione israeliana ha comunicato di aver colpito 25 “obiettivi terroristici” nella Striscia di Gaza nelle ultime 24 ore, tra cui una postazione di lancio di razzi, mentre in un attacco a un checkpoint in Cisgiordania l’esercito ha ucciso due persone che avevano aperto il fuoco. Hamas ha annunciato di aver ricevuto l’ultima proposta israeliana in merito a un cessate il fuoco e alla liberazione degli ostaggi.

Sirene antirazzi

Le sirene di allarme antirazzi stanno risuonando nel nord di Israele, in particolare nella zona di Shomera, a ridosso del confine con il Libano. Lo ha fatto sapere il portavoce militare.

Obiettivi

L‘aviazione israeliana ha colpito nelle ultime 24 ore circa “25 obiettivi terroristici” nella Striscia di Gaza. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui tra questi “una postazione di lancio di razzi usata per attacchi precedenti nella città di Ashdod“. “Un’altra postazione di lancio – ha continuato la stesa fonte – è stata colpita la notte scorsa a Khan Yunis, usata per colpire i soldati all’interno di Gaza”. Operazioni – ha aggiunto – sono state condotte nella parte centrale della Striscia dove è stato colpito anche “un veicolo con otto operativi di Hamas“.

Attacco al checkpoint

L’esercito israeliano ha annunciato di “aver ucciso due terroristi arrivati con un veicolo al checkpoint di Salem“, in Cisgiordania, vicino a Jenin, e che “avevano aperto il fuoco in quella direzione”. Lo ha detto il portavoce militare israeliano, spiegando che i militari hanno confiscato “due fucili M16 usati per condurre l’attacco”.

Hamas

Hamas ha dichiarato di aver ricevuto e di stare studiando l’ultima controproposta israeliana riguardante un potenziale cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e il rilascio degli ostaggi. “Oggi il movimento di Hamas ha ricevuto la risposta ufficiale alla propria proposta di cessate il fuoco, consegnata ai mediatori egiziano e del Qatar il 13 aprile“, ha detto in una breve dichiarazione Khalil al-Hayya, vice capo del braccio politico di Hamas a Gaza. “Il movimento – conclude – studierà questa proposta e, successivamente, presenterà la propria risposta”.

Fonte Ansa

redazione

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