Salvini: “Governo stabile o urne”

Credo poco ai governi a tempo per fare una o due riforme. O c'è un governo che può governare o la parola torna agli italiani”. Per Matteo Salvini, uno dei vincitori dell'ultima tornata elettorale, non ci sono alternative: senza un esecutivo stabile, sostenuto da una maggioranza solida bisogna tornare alle urne. 

Rischio impasse

Scenario che al Quirinale non piace. E forse anche per questo Sergio Mattarella ha invitato i partiti a essere responsabili. Allo stato attuale né la coalizione di centrodestra a trazione leghista, né il Movimento 5 Stelle hanno i numeri per andare avanti da soli. Servono alleati, al più presto. Le speranze vengono riposte nel Pd. Una sorta di riedizione della Grosse Koalition tedesca, anche se, ovviamente, nella quale i dem avrebbero un peso minore (risultati alla mano) rispetto all'Spd. “Spero siano a disposizione per dare una via di uscita al Paese a prescindere di chi vince le primarie – ha detto Salvini – se tutti dicono che al centro c'è il lavoro su questo il nostro programma ha proposte concrete e realizzabili”.

Possibili alleati

Ma il Pd è alle prese con una rifondazione che, stando a quanto sostenuto da Ettore Rosato, potrebbe non da ripartire da Matteo Renzi. Più difficile un'asse col M5s, salvo voler far saltare l'accordo con Forza Italia, dopo che Silvio Berlusconi in campagna elettorale ha indicato i grillini come il pericolo numero uno per il Paese. Sul punto il leader del Carrocio si è mantenuto vago. “Non lo so. Ho ben chiaro cosa proporremo noi, sicuramente non il reddito per chi sta a casa. Reddito è per chi crea e offre lavoro noi non siamo per l'assistenza ma per la crescita”. 

M5s

Il Movimento 5 Stelle, da parte sua, pensa al Parlamento che verrà e ha nominato i prossimi capigruppo di Camera e Senato. Saranno, rispettivamente, Giulia Grillo e Danilo Toninelli. Di Maio, dopo le aperture alle altre forze politiche (incluso il Pd senza Renzi), in un post su Facebook ha definito il suo partito “una lampadina gialla che illuminerà il Parlamento con gli interessi e le esigenze dei cittadini, a partire dalla definizione del Def in cui inseriremo le nostre proposte per la politica economica del Paese. L'obiettivo è uno: garantire felicità e un'alta qualità della vita agli italiani”.