RIFORME, BRUNETTA CANCELLA IL NAZARENO: “NON CI SARA’ UN ALTRO PATTO”

Il Patto del Nazareno appartiene al passato e non ci saranno repliche. Renato Brunetta lo ha fatto capire in modo chiaro in un’intervista rilasciata al Mattino di Napoli. Gli apparentamenti con il governo per Forza Italia, insomma, sono finiti con l’elezione di Sergio Mattarella, quando si è consumato il divorzio fra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi. “Abbiamo dettato le nostre condizioni al Consiglio nazionale – ha sottolineato il capogruppo azzurro alla Camera- spiegando che è necessario cambiare la legge elettorale per dare un premio di maggioranza alla coalizione e non alla lista e cambiare la riforma con l’elettività dei senatori: un combinato disposto inscindibile”. Altrimenti, ha proseguito, “si andrebbe verso l’autocrazia di una minoranza, con un uomo solo al comando che prenderebbe tutto: governo, Parlamento, capo dello Stato e altri organi costituzionali. Un abominio che non avrebbe eguali nel mondo”.

A pensarla nello stesso modo, ha aggiunto Brunetta,”ci sono ampie fasce della sinistra, uno per tutti Eugenio Scalfari, tutta l’opposizione e la stragrande maggioranza dei costituzionalisti. Renzi non deve parlare a noi, ma al Paese”. La “minaccia” del voto anticipato addolcirà la minoranza dem? “E’ una minaccia spuntata. D’altronde se si andasse al voto di Camere ne avremmo ancora due e la legge elettorale sarebbe il Consultellum e non l’Italicum. Non dimentichiamo che Mattarella nella cerimonia del Ventaglio ha parlato di legislatura costituente, non di governo costituente. E ci sono leader a sinistra e a destra più capaci per fare le riforme elettorale e della giustizia. Ho rivalutato Enrico Letta vedendo Renzi”.