Renzi, ecco il programma: “Cento obiettivi realizzabili”

Qualcosa era già stato anticipato durante l'ospitata a 'Porta a porta'; il resto, Matteo Renzi lo ha rivelato dal palco dell'Opificio Golinelli di Bologna, dove ha presentato, assieme al responsabile Tommaso Nannicini, il programma elettorale del Partito democratico in vista del voto del 4 marzo. La premessa è in realtà una precisazione: niente effetti speicali ma “una proposta fatta di 100 piccoli passi in avanti, piccole cose concrete, impegni realizzabili”. Il punto di partenza, però, sono “100 cose che abbiamo fatto”. Innanzitutto, riferendosi a uno dei mantra dei 5 stelle, il segretario del Pd ha spiegato che “non spareremo cifre a caso come 100 miliardi per il reddito di cittadinanza. Noi diamo incentivi per assumere. Il reddito di cittadinanza è un incentivo per licenziare…”. Poi la flat tax, dirottando su uno dei punti cardine del porgramma del Centrodestra: “Che senso ha abbassare le tasse ai miliardari? Perché abbassare le tasse a chi guadagna tanti soldi e non a chi fatica ad arrivare alla fine del mese?”.

Revisione della spesa, 80 euro, vaccini

Tra 80 euro e jobs act, c'è spazio anche per la polemica sui vaccini obbligatori: “Continuare a utilizzare il tema dei vaccini in campagna elettorale è inciviltà. Facciamo un patto: noi di non parlarne, voi di smettere di dire castronerie per mettere in discussione il principio di obbligatorietà”. Questo perché, ha spiegato, “è in corso un dibattito allucinante sui vaccini dove Salvini, in una strana corrispondenza d’amorosi sensi con la Raggi, ha messo in discussione la legge”. Dell'estensione degli 80 euro per ogni figlio fino ai 18 anni, Renzi aveva già accennato qualcosa e, a Bologna, precisa: “Nessuna legge di bilancio che faremo dovrà costare di più delle precedenti”. Sulla revisione della spesa, invece, “abbiamo raggiunto risultati per 33 miliardi, anche se non ne parla nessuno: 33 miliardi sono già da parte e 15 ne vogliamo mettere da parte nei prossimi anni”. Altro obiettivo, spiegato da Nannicini: “Un unico sostegno universale alle famiglie. Una misura fiscale unica (in grado di raggiungere anche gli incapienti sotto forma di assegno) che preveda 240 euro di detrazione Irpef mensile per i figli a carico fino a 18 anni e 80 euro per i figli fino a 26 anni”. Il costo della proposta è pari a 9 miliardi.

Proposte per tutti

Sono tre le versioni del programma dem: quella “malloppo”, denominata “versione nerd” da Nannicini; quella sintetica, racchiusa in circa 15 pagine; e, infine, “una terza versione, più rischiosa, che propone un metodo nuovo. Quelli promettono il reddito di cittadinanza da dare forse con i soldi del monopoli, noi cento piccoli passi avanti per l'Italia, cento impegni realizzabili partendo da cento cose che abbiamo fatto”. Obiettivi concreti, come precisa Nannicini: “C'è chi fa programmi per pochi, promettendo mirabolanti riduzione delle tasse, chi agita slogan elettorali per molti, a noi interessano proposte per tutti”.