“Presto una manovra choc per creare lavoro”

In tutta la campagna elettorale e subito dopo il voto ho detto che noi siamo disponibili al confronto con tutti per far nascere il primo governo della Terza Repubblica, la Repubblica dei cittadini. Questa occasione non può essere persa. I cittadini ci guardano e pretendono il massimo dalle persone che hanno eletto in Parlamento”. E' quanto afferma il candidato premier del Movimento 5 Stelle, Luigi Di Maio, in un lungo articolo postato sul blog “delle stelle”. Ancora una volta ribadisce la linea del Movimento, lanciando un nuovo appello per la formazione del governo: “Anche la settimana prossima sarà molto importante per il destino del nostro Paese. La partecipazione non si esaurisce con il voto. Noi non abbiamo a cuore le poltrone – dice – abbiamo a cuore che venga fatto ciò che i cittadini attendono da 30 anni e che ci hanno dato il mandato di realizzare con oltre il 32% di consenso”.

Il reddito di cittadinanza e manovra choc

E dopo il caos mediatico delle lunghe code fuori dai Caf pugliesi, si dice fermamente convinto dell'applicazione del reddito di cittadinanza: “Abbiamo messo al primo posto la qualità della vita dei cittadini che vuol dire eliminazione della povertà (con la misura del reddito di cittadinanza che è presente in tutta Europa tranne che in Italia e in Grecia), una manovra fiscale choc per creare lavoro, perchè le tasse alle imprese sono le più alte del continente, e finalmente un welfare alle famiglie ricalcando il modello applicato dalla Francia, che non a caso è la nazione europea dove si fanno più figli, per far ripartire la  crescita demografica del nostro Paese”. Di Maio assicura che “la nostra attenzione sarà massima anche su altri fronti come quello della lotta alla corruzione, dell'eliminazione della burocrazia inutile con 400 leggi da abolire, del rispetto dell'ambiente“. 

Al servizio della gente

Il candidato premier pentastellato proprio ieri su Facebook aveva ribadito la volontà del confronto con le altre forze politiche, ma aveva aggiunto: “pretenderemo il riconoscimento del voto degli italiani che ci hanno indicato come prima forza politica del Paese”, ribadisce. Forte del pieno di voti fatto alle urne e dopo una prima legislatura in parlamento all'opposizione ora il M5S vuole entrare di prepotenza nella stanza dei bottoni e fare la voce grossa sui dossier più delicati, in primis il Def sul quale, parole di Di Maio, “saremo determinanti”. “Noi abbiamo le idee chiare e siamo già al lavoro su una proposta che renderemo nota nei prossimi giorni: dentro ci saranno i nostri punti programmatici”, dichiara promettendo ai suoi sostenitori trasparenza assoluta.  Di Maio, rispondendo al Presidente della Cei, Bassetti, che ha auspicato che il prossimo governo sia “al servizio della gente”, replica: “Politica vuol dire realizzare, citando Alcide De Gasperi, ed è a questo che il 4 marzo tutte le forze politiche sono state chiamate, più precisamente a realizzare quello che nella dottrina sociale della Chiesa viene chiamato 'bene comune' che è ciò che noi in tutta la campagna elettorale abbiamo indicato come interesse dei cittadini”.