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Manovra, accordo su plastic e sugar tax

Non è il governo delle tasse” dice Giuseppe Conte, al termine del maxi-vertice di maggioranza sul tema della Manovra che certicifica la bozza di accordo raggiunto sui grandi temi: “Abbiamo lavorato oggi e ieri per mettere a punto gli ultimi dettagli del ddl di bilancio. Abbiamo un quadro completo, ferme restando le prerogative del Parlamento”, ha affermato il premier, giunto in conferenza stampa assieme al ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri. C'è ancora da limare i dettagli, sistemare qualche punto chiave, l'intesa è ancora a grandi linee (“Stiamo ancora confrontando le stime”) ma il clima è quello della convergenza: “Abbiamo chiuso su tutto ed elaborato una proposta di manovra molto articolata rispetto al quadro iniziale, che abbiamo dovuto affrontare, è molto efficace: per prima cosa ha sterilizzato per 23 miliardi le clausole Iva, scongiurando la misura più proibitiva che avrebbe avuto conseguenze regressive”.

I dettagli

Gli sforzi principali sono stati compiuti in direzione delle tasse, argomento che ha rischiato di far saltare il banco perlomeno un paio di volte: “Abbiamo azzerato la tassa sulle auto aziendali – ha spiegato il premier Conte -. Siamo intervenuti anche sulla sugar tax“. Un piano, quello adottato dal governo, che terrà contodel dettame secondo cui “si cambino alcune abitudini di vita e i produttori siano orientati a non produrre bevande soverchiamente” zuccherate, con partenza comunque fissata l'1 ottobre del prossimo anno, lasso di tempo che, stando alle parole del premier, fornirà “tutto l'agio temporale per riformulare le loro linee produttive e rielaborare le loro strategie imprenditoriali”. Per quanto riguarda la plastic tax, verrà ridotta dell'85% e non partirà prima di luglio 2020. “Avevamo preso un impegno anche per i Vigili del fuoco – ha detto ancora Conte -, che sono tanto amati dai cittadini. Nel recente passato erano stati un po' negletti e diamo un segnale per armonizzare ad altre Forze dell'ordine: ci saranno 65 milioni nel primo anno e poi a salire negli anni successivi”. In giornata, il premier era salito al Quirinale per riferire direttamente al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i progressi fatti nell'ambito della discussione sulla Manovra. Ora la palla passa alla commissione Bilancio del Senato, che voterà gli emendamenti lunedì, fissando l'obiettivo di chiudere tutto (discussione e approvazione) entro la fine della settimana in arrivo.

DM

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