MAFIA CAPITALE, CDM: NO AL COMMISSARIAMENTO DEL COMUNE, MA SCIOLTO IL MUNICIPIO DI OSTIA

Niente scioglimento per mafia al Comune di Roma, ma una serie di atti per “mettere in sicurezza” il Campidoglio e il Giubileo. Sono le decisioni del consiglio dei ministri, annunciate in conferenza stampa dal ministro degli Interni Angelino Alfano e dal sottosegretario Claudio De Vincenti. Assente davanti ai giornalisti il premier Matteo Renzi, forse per evitare le domande sulla posizione di Ignazio Marino e le polemiche sulle sue vacanze.

Alfano ha poi argomentato quella che è la decisione più forte per mettere in sicurezza la Capitale: “Ho chiesto lo scioglimento del municipio di Ostia. E intendo incaricare il prefetto di Roma di indicare con il sindaco interventi su alcuni dipartimenti, atti e procedimenti. Otto gli ambiti su cui lavorare: indirizzo su verde, immigrazione, campi nomadi, servizi e fornitura, albo ditte fiduciarie, monitoraggio centrale unica acquisti, più controllo interni, revisione contratti servizio, specie con Ama”.

De Vincenti poi è entrato nel merito del Giubileo: “Abbiamo varato una delibera che consente riduzione tempi a procedura ad evidenza pubblica. Nessuna deroga su procedure, solo la possibilità che le opere si facciano in tempo. Abbiamo adottato un modello simile ad Expo di Milano, con controllo dell’autorità anticorruzione. Soldi vengono da bilancio del Comune e della gestione commissariale sul debito. Governo ritiene che Roma ce la possa fare e ce la farà”. De Vincenti prosegue: “Il presidente del consiglio ha firmato un decreto per affidare al prefetto di Roma il compito di effettuare raccordo operativo tra le varie istituzioni, Comune e Regione Lazio. Il primo con competenze su accoglienza e trasporti, la seconda sulla sanità”. Marino di fatto commissariato? De Vincenti spiega: “Il prefetto avrà lo stesso ruolo di quello del prefetto di Milano sull’Expo”. Ancora il sottosegretario prosegue: “Ora tocca al Comune. Il successo del Giubileo è il successo dell’Italia”. Alfano poi ha risposto alle domande dei cronisti: “Non esistono presupposti per un commissariamento ma un supporto del Viminale è necessario per invertire la rotta visto che la situazione amministrativa di Roma è da correggere”. Quanto durerà la bonifica? “Non c’è un cronoprogramma. Ma prima si fa e meglio è”.