Si chiude con quattro espulsioni l'anno del Movimento 5 stelle: all'indomani del via libera definitivo alla Manovra, vanno a casa i senatori Gregorio De Falco e Saverio De Bonis e gli europarlamentari Giulia Moi e Marco Valli. L'espulsione dei quattro ex pentastellati è stata resa nota sul Blog delle stelle, dove si legge che la chiusura dei rapporti è stata stabilita dai probiviri “a fronte di comportamenti contrari alle norme dello Statuto e del Codice Etico, accettato e condiviso da eletti ed iscritti”. Poco dopo, è arrivato anche il tweet del vicepremier Luigi Di Maio: “Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. Oggi i probiviri si sono espressi con provvedimenti duri e giusti. Chi non sostiene il contratto di governo è fuori dal Movimento. Il rispetto degli elettori viene prima di tutto”.
Un duro commento del leader M5s è arrivato anche sulla sua pagina Facebook, poco dopo la decisione dei probiviri: “Qualcuno crede che per il solo fatto di essere senatore allora sia indispensabile per il Governo e per questo possa trasgredire le regole che ha firmato. Non è così. Noi siamo gente seria che rispetta gli impegni presi con i cittadini. Tutti sono importanti, nessuno è indispensabile. E se ci sono altri senatori o deputati che non intendono più sostenere il contratto di Governo, per quanto mi riguarda sono fuori dal MoVimento, anche a costo di andarcene tutti a casa”. Il consiglio aveva avviato procedimenti anche per altri membri ritenuti dissidenti, fra cui il senatore Lello Ciampolillo, per il quale si è optato per un richiamo, Paola Nugnes ed Elena Fattori, per le quali i procedimenti disciplinari restano pendenti. Nessuna misura, invece, nei confronti dei senatori Virginia La Mura e Matteo Mantero.
Il senatore Gregorio De Falco commenta brevemente la decisione dei probiviri, dicendosi “amareggiato” per quanto appena accaduto: “Ho appreso la notizia dai giornalisti – ha dichiarato il senatore – mi sembra un provvedimento duro. Mi lascia perplesso, denota una mancanza di cultura democratica. Ma si tratta di una conseguenza sanzionatoria a che cosa? All'espressione di una opinione sul dl Sicurezza-immigrazione e sulla manovra in dissenso dal gruppo”. E ancora: “Nel caso della Manovra si tratta peraltro di un provvedimento totalmente ignoto. La Costituzione dice poi che nessun parlamentare può essere perseguito, e non solo nelle aule giudiziarie per le sue opinioni espresse nell'ambito del suo mandato. Ma quale libertà si può riconoscere nei confronti dei cittadini se non riusciamo neanche a concepire la libertà di chi i cittadini li rappresenta? Per questi motivi sono amareggiato”.
Beato Giacomo da Bitetto, Laico frate minore Zara (Croazia), 1400 ca. - Bitetto (Bari), 1496…
Perugia è pronta ad accogliere una nuova edizione di "Diversamente creativi". Martedì 30 aprile (dalle…
"I valori dello scoutismo sono più che mai attuali. Lo dicono i numeri e la…
Sono trascorsi dieci anni dal memorabile 27 aprile 2014: una giornata storica che parla ai…
Quando si parla di amianto in Italia, si parla di uno dei più grandi disastri…
Dieci anni fa, il 27 aprile 2014, veniva elevato agli onori degli altari Angelo Roncalli,…
Questo sito utilizza i cookies per migliorare l'esperienza dell'utente
Altre informazioni