M5S, Di Battista e Fico out: Di Maio l'unico “big” in corsa per la candidatura a premier

Con lo stop delle ore 12 si è ufficialmente chiusa la corsa alla candidatura a premier del Movimento Cinque stelle, con l'incognita delle incognite: capire chi e se potrebbe essere il rivale di Luigi Di Maio al ruolo non solo di futuro aspirante presidente del Consiglio ma anche di capo politico del movimento. Quest'ultima è stata annoverata fra le novità più discusse del vademecum pentastellato, nel quale venerdì scorso erano stati elencati tutti i requisiti necessari per avere il giusto profilo del candidato premier grillino. Una cosa, comunque, è certa: a concorrere con il vicepresidente della Camera non sarà Alessandro Di Battista, chiamatosi fuori dalla corsa a Palazzo Chigi per motivi che, come da lui stesso annunciato, spiegherà nella conferenza di sabato a Rimini.

Grillo a Roma, Di Maio unico “big”

Quasi a sottolineare il dissenso sulle regole dettate nel blog di Beppe Grillo, Di Maio sembra non avere rivali nel suo percorso verso la candidatura a presidente. Lo stesso Grillo ha fatto tappa a Roma per appianare le tensioni e monitorare la situazione per cercare di scongiurare il rischio di un passaggio a vuoto. La prospettiva di un Di Maio senza avversari potrebbe concretizzarsi non solo in virtù della rinuncia di Di Battista ma anche di quella di Roberto Fico, esponente degli “ortodossi”. Difficile che all'ultimo momento possa spuntare qualche altro candidato in grado di impensierire la corsa del vicepresidente di Montecitorio. L'ipotesi di candidature dell'ultimo momento e “a fari spenti” resta comunque in piedi.

Di Battista: “Rinunciare scelta giusta”

L'autoesclusione di Di Battista, come prevedibile, ha scatenato numerose reazioni all'interno dei pentastellati, letteralmente scatenati sui social: “Peccato, sei tu il vero leader – ha ad esempio scritto Alex D'Elia -, come carisma e dialettica. Non capisco perché vi ostinate con Di Maio”. Ancora più diretto Roberto Rota: “Sei troppo aziendalista, Dibba, il Movimento questa primaria farlocca la pagherà sia in termini di voti che di lotta parlamentare”. Annunciando i dettagli a Rimini, Di Battista ha per il momento solo annunciato il suo chiamarsi fuori, ovviamente attraverso il social: “A colui che sarà candidato faccio un grande in bocca al lupo ricordandogli che avrà un compito meraviglioso: quello di portare avanti il programma votato da migliaia di iscritti. Ringrazio tutte le persone che in queste ore mi hanno scritto chiedendomi di candidarmi. È meraviglioso avere tutto questo sostegno. Allo stesso tempo sono sicuro che la mia scelta sia quella giusta”.